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Dopo 17 anni, una definizione del berlusconismo: "nuova strategia della tensione"

Di Emanuele Maggio (---.---.---.227) 13 febbraio 2011 21:38

beh, sinceramente mi considerei di sinistra. la mia effettivamente è una visione elitaria, ma non nel senso che non mi auguro un progresso della democrazia e della civiltà in senso "antielitario". Sinistra, per me, vuol dire proprio questo progresso. La mia è piuttosto una constatazione del dato di fatto, e cioè che la "democrazia", oggi, a causa della scarsa cultura democratica (non solo degli italiani) tende ad essere una "competizione democratica tra elites". Gli studiosi hanno dato nomi diversi a questo fenomeno: poliarchia (Dahl), postdemocrazia (Crouch), principato democratico (Zolo), videocrazia (Sartori), sondocrazia (Baumann), mercato democratico (Downs). In pratica, tutti sono riluttanti ad utilizzare solo il termine "democrazia", termine che presuppone una partecipazione attiva del cittadino, oggi insufficiente. Comunque sia non sono pessimista. Credo nell’uomo, un poco, alla fin fine.


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