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Io non festeggio i 150 anni

Di paolo (---.---.---.118) 19 febbraio 2011 18:33

In effetti caro Giorgio , sia il sottoscritto che anonimo 51 ,siamo caduti nella trappola che la tua connotazione geografica e la polemica in corso ci hanno teso anche , evidentemente , a seguito di una lettura frettolosa e superficiale del tuo articolo . Indubbiamente la chiave di lettura era già nella premessa , ma è stata scambiata come il solito alibi per poi sparare alzo zero sul tricolore.

Chiedo venia per l’incomprensione anche a nome di anonimo 51 .
Dunque ,vediamo se ho ben capito , tu affermi di essere cittadino della terra in cui vivi , perchè li’ sono le tue origini e le tue radici culturali . E’ il luogo di origine che genera un popolo e non la suddivisione politica della terra di appartenenza . Universalizzando il concetto , ti ritieni cittadino del mondo . Quindi ,sempre se ho ben capito , non ti senti italiano perchè non è un’atto formale e amministrativo che può stabilire i confini di un popolo e pertanto la bandiera , come simbolo di una nazione imposta con un’atto coercitivo , è una pretesa inaccettabile .
Se cosi’ è , certo che siamo lontani anni luce dal leghista becerotto , spesso e volentieri descolarizzato ,che restringe i suoi confini al campanile e al gonfalone ,in una visione ristretta del suo piccolo mondo perfetto . Quello che Bossi definisce l’ "idemsentire " e che spesso e volentieri diventa pura e semplice xenofobia .
Indubbiamente è un modo alternativo nell’esprimere la propria non italianità , non nuovo in assoluto nella sua accezione universalistica , ma certamente originale e del tutto rispettabile .
Sarei curioso di sapere se ho ben interpretato.

L’altra parte invece , ossia quella legata al consumismo e agli stili imposti dalla globalizzazione e dalla industrializzazione , mi rimane un tantino generica e un pò scontatella . Anche al sottoscritto piacerebbe vivere una vita rurale in perfetta armonia con la natura e credo che sia assolutamente legittimo e doveroso combattere le distorsioni che i meccanismi legati al consumismo ci propinano ogni giorno . Tuttavia industrializzazione è anche progresso e se tu, io e 51 stiamo dialogando è proprio merito di essa , anche se non ovviamente dei suoi aspetti più selvaggi e deteriori.


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