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Io non festeggio i 150 anni

Di paolo (---.---.---.118) 18 febbraio 2011 09:25

Bravo Giorgio ,calma .Dimostri di saper accettare anche le critiche un pò becerotte con il sorriso sulla bocca . D’altra parte quando si affronta un problemino mica da niente come quello dell’identità nazionale ,non è che ti puoi aspettare delle margherite .

Se Cavour e Garibaldi non avessero realizzato l’unità d’Italia non saprei francamente dirti ora cosa saremmo diventati ,se una federazione di tipo svizzero ,piuttosto che una ammucchiata di campanili e gonfaloni .Mi risulta però che alcune repubbliche staterello , come per es. quella di Venezia , fossero già abbondantemente in crisi anche prima dello sbarco dei mille .
Ognuno poi è libero di pensarla come vuole ed indubbiamente la suggestione di rimanere nei confini della più ricca area del mondo ,come tale è il Nord Italia , può acchiappare i favori di molti . Aggiungo inoltre che le popolazioni del sud non hanno indubbiamente contribuito a creare una coscienza civile unitaria .Tutt’altro .
Ma molto prima dei piemontesi c’è stato un soggetto politico , culturale e religioso che ha dato un’imprinting decisivo su tutta la penisola(e non solo) . Mi riferisco a l’Impero romano e a santa romana chiesa , croce e delizia anche dei giorni nostri . Quindi mi sembra francamente un pò riduttivo ridurci agli ultimi due secoli di storia .
Pertanto cosi’ è e dopo 150 anni di storia repubblicana diventa quantomeno inopportuno stare a fare questi distinguo che hanno un pò il sapore di puro egoismo etnico .

ciao 

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