Siamo sempre alle solite. Ove sussiste un’emergenza democratica, sopravvive una stampa che spesso dimentica le regole d’oro che dovrebbero guidare chi è deputato a fare informazione, e premia soltanto la fedeltà assoluta. Non esiste l’informazione corretta, ma il fuoco amico per uccidere il nemico. Lo chiamo fuoco amico perchè anche quando Fini era nel Pdl in qualità di potenziale "eretico", più volte si è tentato di riportarlo sulla retta via a suon di reprimende poco eleganti. Ha ragione Paolo nell’affermare di non scandalizzarci, però mi chiedo una cosa: ha ancora senso definire l’Italia un paese civile e democratico?