Villaggio, a parer mio, è libero di suicidarsi. Quando vuole. Come vuole. Come chiunque.
Certo, sarebbe più credibile se lo facesse evitando proclami ad ogni intervista (la storia della maga russa è vecchia come lui, e ne cambia tutte le volte la data di commiato).
Si aggiunga che, quando, e soprattutto, si ha una concezione non idilliaca della vita (e non solo in quel caso!) sarebbe imperativo, nonché coerente, evitare anche di mettere al mondo figli.