Hai perfettamente ragione, Paolo.Ma...l’indifferenza è amica della paura e purtroppo ai nostri giorni la paura paralizza un po’ tutti.
Paura di che? ti chiederai. Prova ad andare in giro e vedrai che , si, ci sono i discorsi un po’ sopra le righe nei luoghi pubblici: bar, scompartimenti di treni, tram e metrò. Poi però, una volta tornati a casa, tutti si zittiscono per ... paura di non arrivare a fine mese, paura di essere aggredito per strada, paura che il figlio si droghi o sia gay, oche finisca ammazzato allavoro sotto una pressa, paura di un futuro che non c’è più nemmeno per chi ha lavorato una vita perché vede i suoi risparmi volatilizzarsi a causa di una folle, dissennata, disonesta gestione. Sono mille le paure che avvolgono le persone in questi giorni e questo impedisce di attivarsi nell’impegno civile, nella solidarietà, nell’accoglienza.
La crisi ha alimentato tutte le paure.
Non ci resta che sperare in un ricupero di energia positiva