Punto 1 - Sono cardinali, preti oppure medici che magari non hanno (ancora) sofferto di malattie gravi a voler decidere della vita di un moribondo che magari soffre livelli di dolore fisico o mentale disumani..
Punto 2 - I livelli di percezione e sopportazione del dolore sono individuali e nessuno di noi può imporre certi livelli di sofferenza fisica ad un’altra persona: si tratterebbe di tortura.
Un eventuale testamento biologico avrebbe in ogni caso un valore molto indicativo: gli stati fisici e le opinioni personali cambiano anche in poco tempo... anche quelli dei malati e dei parenti...
Cosa che le persone adulte dovrebbero comprendere pienamente...