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Bene comune, logica del profitto e Stato imprenditore

Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.169) 11 novembre 2010 11:48
Gian Carlo Zanon

Mi sembra che hai centrato il problema sulla società e sull’economia capitalistica dove vale solo l’assunto del "che vinca il migliore" e purtroppo il migliore non è mai il " migliore" ma il più ricco, il più furbo, il più disonesto, il più parassita, il più inumano.
In questo modo uomini bramosi ammalati di potere se ne vanno per il mondo, come fossero cavallette, a devastare intere regioni e impoverendole. La società del mondo va rifondata su una teoria antropologica che parta dall’eguaglianza primaria avuta in dono dalla nascita.
Sono gli uomini che fanno la storia e la società e non viceversa; riprendiamoci la storia e rifondiamo la società partendo dai rapporti umani che stanno attorno a noi. E’ inutile parlare di una società giusta se poi si annulla la compagna che ti sta accanto; è inutile cercare di cambiare la sorte degli esseri umnai se poi si acclamano finti intellettuali che, come sicari del potere, depistano la ricerca su cos’è umano e cosa non lo è.


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