Si tratta dell’ennesima tragedia dove l’alienazione religiosa diventa pazzia palese. Ma prima di divenire palese sicuramente vi sono segni, quasi invisibili, di cui nessuno si accorge perché c’è una cultura religiosa che rende congrui certi pensieri deliranti. Finché ci saranno religiosi che dall’alto dei pulpiti grideranno al male e al demonio, il delirio religioso non solo resterà nascosto, ma troverà terreno fertile per dare una ragione valida a questi deliri.
In un paese di sani di mente parlare del male come di qualcosa di metafisico sarebbe sintomo di malattia mentale. In un paese di religiosi parlare del male è considerato assolutamente normale, perchè una società accecata dalla religione rende normale deliri come quello di questa donna che assassina la figlia perchè non perda la sua anima nel sesso. E i religiosi da millenni tuonano dai pulpiti parlando della sessualità umana come il più grave dei peccati. Sicuramente questa donna avrà parlato con qualcuno di questa sua
fissazione ma nessuno le ha detto "guarda che è un delirio curati".