No di certo Alessandro, è chiaro che pubblico e privato non devono definire la qualità del servizio: se è buono è buono comunque, quello che deve essere chiaro è che su certe cose le esigenze del cittadino devono essere messe prima dei profitti, e questo è un pochino più difficile farla a capire a una azienda che deve guadagnare, anche se per farlo ruba l’acqua agli assetati.