Qualcuno si sarà domandato: in cosa consiste mai questo conflitto di interessi? Ebbene, ecco qua la risposta.
Una risposta chiara e inequivocabile, almeno dal mio punto di vista.
Grazie alla disponibilità di mezzi, sia economici che mediatici, il “nostro” riesce a colpire, screditare, distruggere, o almeno tenta di farlo, chiunque gli si pari contro.
Le vittime sono varie, dalla signora Veronica a Fini.
La vicenda Mercegaglia fa chiaramente capire che qua non si sta parlando di giornalismo d’inchiesta, ma di pure e semplici operazioni atte a distruggere l’eventuale nemico di turno.
Oltre a essere utilizzato per screditare, e non per fare giornalismo, questo modo di agire serve anche per mandare un messaggio a chi, eventualmente, tentenna nella propria “fede” di partito, a chi rema contro le opinioni del capo.