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Ecco la campagna elettorale. Da fine impero

Di (---.---.---.25) 4 ottobre 2010 15:55

Non sono un leghista ma credo che ciò non sia né un pregio né un difetto. Ovviamente nel merito si può dissentire ma non capisco cosa ci sia di pregiudizialmente negativo nell’intervento di Maroni.
Il ministro dell’interno è prima di tutto un politico, cioè una persona eletta da cittadini che hanno fatto una scelta, e come tale è ovvio, direi persino doveroso, che in una situazione di turbolenza della politica esprima un parere che si presume coincida con quello dei suoi elettori. Tra le altre cose credo che, se la turbolenza politica non si assesterà, il ricorso alle urne possa essere almeno “un tentativo” di fare chiarezza, e comunque l’unica soluzione possibile in un regime democratico, salvo il ricorso ad altre forme di presa del potere. In secondo luogo non apprezzo l’ironia delle parole “ex dirigente locale di Democrazia Proletaria di Varese nonché Cavaliere dell’Ordine Piano”.
Sono d’accordo con l’autore, invece, sulle valutazioni della confusione che regna nell’opposizione, sulla ritirata del popolo viola e sulle speranze del centro di profittare della situazione per dividersi la preda, cioè i voti, senza troppi meriti per averla cacciata.
Infine non mi sembra opportuno l’avvertimento con il quale si chiude l’articolo circa i dossieraggi e le campagne di stampa, non perché essi non si profilino all’orizzonte, ma per il fatto che essi, dalla nascita della Repubblica Italiana, non sono solo novità odierna, non provengono solo da una parte e non possono deprecabili solo quelli che, vedi l’ultimo, non corrispondono alle nostre aspirazioni. In particolare ho l’impressione che la storia di Montecarlo venga valutata non in base ai fatti ma secondo convenienza. Siccome in democrazia nessuno può pretendere di possedere il “verbo” né di “rivelare la verità” il metodo corretto è quello di conoscere il parere del popolo, ora e sulla base delle regole vigenti, il risultato non porta ad accertare da che parte stia il vero, ma almeno quello che la maggioranza dei cittadini ritengono sia tale.
Proverò ad affidare queste considerazioni, in modo più esteso, ad un intervento specifico su AGORAVOX, sempre che qualcuno lo approvi e qualcun altro lo legga.


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