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Castelli ad Annozero dice una "boiata" su Corea del Sud e salari bassi e nessuno lo contraddice

Di alessandro tantussi (---.---.---.153) 26 settembre 2010 19:50
alessandro tantussi

Sarà come dice Lei, continua a sembrarmi parecchio strano che un operaio del Lussemburgo possa percepire, in media, uno stipendio inferiore a quello della Corea del sud, ma se così è così sia. Sono perfettamente d’accordo con Lei sul discorso del costo del lavoro al quale aggiungerei, da piccolo imprenditore quale sono, un altro argomento di discussione: il costo del lavoro per unità di prodotto. Per definire il costo del prodotto non ha importanza quanto percepisce il dipendente ma quanto costa, cioè somma del netto + contributi, ma per definire l’efficienza di un’ora di lavoro non basta nemmeno il costo in assoluto ma il rapporto fra costo e prodotto. Un’ ora di lavoro che costa 1 e produce 2 pezzi ben fatti è meglio di un’ora che costa meno, diciamo 0,7 ma produce solo 1 pezzo difettoso. A parità di stipendio percepito la quantità di lavoro prestato da un operaio italiano credo sia inferiore a quella di un operaio Coreano perchè gli orari di lavoro ed il numero dei giorni lavorativi, in Corea, credo siano molto più elevati. I costi socio-sindacali e di sicurezza del lavoro credo che in Italia siano superiori. Forse la qualità del lavoro stesso e la sua efficienza in Italia sono piuttosto bassi, che ne dice Confesso che non ho dati certi per far confronti con la Corea del Sud, ma in generale credo che il ragionamento sia corretto e che questo sia il motivo principale della difficoltà ad esportare. 


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