Lo studio è in tedesco, e purtroppo non conosco quella lingua; ma lo prendo per valido e non lo discuto sui suoi diretti risultati.
Mi pare però che possa essere giudicato (e confutato) come un risultato parziale (intendo: di parte), in quanto è l’universo di ricerca che è parziale. Cioè, solo le centrali nucleari.
Non è un mistero che anche, se non soprattutto, i campi elettromagnetici possono essere fonte di patologie, e tra queste la leucemia.
E allora, non sarebbe il caso di indagare sulla frequenza della leucemia infantile in prossimità anche delle altre centrali, alimentate a carbone, gas, biomasse (nome, questo, ben fuorviante, tra l’altro), o anche idroelettriche?
Potremmo scoprire l’incidenza relativa delle varie tecnologie produttive, e valutarne l’impatto comparato sulla salute umana, sapendo che, ahimé, ogni attività produttiva è fonte di inquinamento di vario genere, e quindi potenzialmente dannosa per l’ambiente e per noi che ci dobbiamo convivere.
Non vi pare che sarebbe un risultato più facilmente opponibile a quanti sostengono il contrario?