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Lavoratori: compartecipazione agli utili aziendali. La Repubblica del Da Da Da

Di Strangelove (---.---.---.71) 23 agosto 2010 19:28
Strangelove

La compartecipazione agli utili aziendali può avere un senso nell’allineare il top management all’interesse degli azionisti (e anche questo con parecchie obiezioni). Non ha completamento alcun senso se questa misura viene addottata per incentivare i lavoratori. In questo caso sono molto più sensate delle retribuzioni legate alla produttività del singolo comparto in cui il lavoratore opera. Se poi con questa cosa (la compartecipazione agli utili dei lavoratori) si intende dire che il lavoratore dovrebbe investire anche del suo nell’azienda in cui lavora (magari con l’intermediazione sindacale), allora arriviamo all’assurdo di far assumere al portafoglio del lavoratore altri rischi oltre quelli già legati allo stipendio. Giustamente è meglio che il lavoratore impieghi il suo denaro diversificando e non certo investendo nell’azienda in cui è già legato a doppio filo. Ho paura che questa schifezza sia un’altra di quelle porcherie volute dai sindacalisti per aumentare il loro potere all’interno delle aziende, non certo per fare l’interesse di chi dovrebbero tutelare.


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