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’La questione morale’

Di Rocco Pellegrini (---.---.---.131) 9 novembre 2008 18:40

 grazie per l’articolo perchè offre l’occasione per un chiarimento che considero molto rilevante nel formarsi di una cultura politica moderna ed efficace.
Io appartengo a quelli che hanno sempre diffidato della "questione morale"per i motivi che proverò brevemente ad elencare.
1) Essendo la morale la pratica dell’etica bisognerà pur riconoscere che è, innanzitutto, una questione individuale. Tutti noi viviamo in maschera nel senso che quando abbiamo un rapporto sociale non conosciamo la vera natura della persona con la quale ci relazioniamo. Spesso nell’esperienza del frequentarci scopriamo pratiche, comportamenti che non avremmo mai ritenuti possibili e questo è vero da entrambe le parti, da me verso te e da te verso me. Dunque se la vita è in maschera come facciamo a sapere se una persona è morale o no? Purtroppo ce lo dirà soltanto il tempo e la conoscenza approfondita. Quest’esperienza individuale può essere estesa anche al corpo sociale ed infatti quante volte scopriamo che persone ritenute perbene sono poi degli emeriti mascalzoni? Ho isto una trasmissione sul caso Parmalat, per fare un esempio, e c’era una persona comune, dipendente della multinazionale, che ha detto: "Non mi sarei mai aspettato che il cavaliere fosse un criminale come si è rilevato essere". Andava sempre in chiesa ed era così affabile e tranquillo!
2) Diffido molto e credo di non essere il solo, nel ritenere che una persona è perbene se non ha avuto precedenti penali o non è inquisito da nessuna procura. La legge in Italia è un pessimo esempio di vera giustizia ed un esempio al contrario di diritti inevasi. La stessa obbligatorietà dell’azione penale è un farsa nei fatti perchè secondo statistiche indipendenti in Italia il 90% dei reati restano impuniti. Infine la magistratura stessa si comporta da casta, molto attenta alla politica, ma poco attenta al diritto ed alla giustizia dei cittadini. Quindi come poter ritenere che se una persona ha a che fare con la legge questa è un prova di immoralità? Anche nel caso di tangentopoli oltre il 70% degli inquisiti è stao assolto dalla magistratura giudicante. E perchè dovremmo affidare ad una casta il diritto di dire chi può o non può essere cittadino a tutti gli effetti?
3) Infine per diventare un paese civile è necessario avere delle leggi che regolamentano la vita di noi tutti che siano poche, chiare ed efficenti. Questa è la parte della tua analisi che condivido di più. Ma non è che facendo appello alla questione morale che si risolve qualcosa: spesso quelli che lo fanno di più, ad esempio Di Pietro, ai miei occhi appaiono poco credibili.


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