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Cronache da L’Aquila

Di Luciano B. L. (---.---.---.203) 21 giugno 2010 19:24
Luciano B. L.

E forse molto di più se si considera tutto e bene. Ma oltre ai costi c’é di più. Ovvero, si dovrebbe considerare che, dal punto di vista ambientale ed urbanistico, il Piano C.A.S.E. ha prodotto un "mostro" a 19 teste, tante quante sono le lottizzazioni residenziali senza alcun servizio di pubblica utilità che sono state disperse in luoghi anche assai lontano dal centro, anche in aree a diversa destinazione, anche presso le frazioni costituite da pregevoli nuclei di antica formazione, Come a Camarda, a due passi da Filetto e Pescomaggiore.

Mentre, l’E.V.A. di questa località è un esempio notevole di capacità propositiva dei cittadini sia nella localizzazione delle nuove costruzioni sia per le modalità della loro costruzione. A circa 1000 metri, credo sia lodevole impiegare la "paglia", anziché il cemento, nei muri e nel tetto.
A volte nella botte piccola ci sta del buon vino. Pure, L’Aquila poteva anche considerarlo un esempio alternativo. Sicuramente sul piano metodologico.

Ora però, ovunque rimane il problema della ri-costruzione. Pescomaggiore e L’Aquila, "per risorgere, dovranno prima insorgere". Così pensa Mauro Corona, uno scrittore. Purtroppo.


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