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Assalto israeliano. C’è un precedente

Di Giuseppe Fusco (---.---.---.82) 1 giugno 2010 17:58

In questo momento (come altri momenti simili) è difficile pensare con calma, ma sicuramente è ora di dire basta.
La comunità internazionale deve smetterla di ondeggiare e dividersi a seconda degli interessi.
Ci sono persone, di ogni età, che stanno pagando. Anche con la vita. Oggi da un lato e domani dall’altro. Tutte con uguale dignità. Mentre altri, dietro le quinte, giocano a scacchi. E’ necessario ammettere che una certa politica Israeliana e filo-Israeliana, così come un’altra Palestinese e filo-Palestinese, hanno portato solo a dei tragici fallimenti. Così come non giova a nessuno la manicheistica e propagandistica divisione ideologica tra forze del male da una parte e forze del bene dall’altra. Se si vuole raggiungere qualche risultato, si dovrà smettere con gli atteggiamenti sempre e comunque negativi e di opposizione pregiudiziale verso l’altro. E’ necessaria creare la dimensione giusta per un vero e fecondo dialogo. Che può avvenire solo tra pari.
Le varie politiche di intolleranza e violenza hanno portato già troppi morti (in entrambi). Nient’altro. Perciò non me la sento di prendere le parti di qualcuno, se non di tutte le vittime di oggi e di ieri. Sperando profondamente che non ci sia un domani così. Ma che le cose finalmente cambino e che le atrocità non si ripetano. Chiedo troppo?
Se è vero (come credo) che "chi salva un uomo salva il mondo intero", è anche vero che l’uccisione di ogni uomo ci rende meno uomini. Contribuisce a distruggere l’umanità. Quella di ognuno di noi. "Nessun uomo è un’isola".


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