Il quotidiano la Sicilia ci aggiorna con un aneddoto curioso e disgustoso allo stesso tempo:
Ieri mattina, in merito a questa vicenda sono state eseguite anche numerose perquisizioni. A casa di D’Angelo sarebbero state sequestrate addirittura delle armi. D’Angelo, nel rapporto antimafia, è indicato tra i presidenti di quelle gare di appalto che sono risultate «condizionate» dall’associazione mafiosa. Fu la commissione straordinaria che sostituì la Giunta castellammarese (commissariata per mafia) a «sollecitarlo» al pensionamento anticipato; e lui l’ultimo giorno di servizio finì con l’espletare i propri bisogni fisiologici nel cassetto della sua ex scrivania.
Capito? Per vendetta prima di andare via ha pisciato nei cassetti della scrivania di un ufficio pubblico di proprietà del Comune. Certo che ce n’è di gente strana in giro.
E, poi, quanta fatica fanno per riuscire a mantenersi nell’illegalità?
Saluti
Fabio