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Di Pietro: la cena infame, mafia e il Colpo di Stato

Di (---.---.---.201) 10 febbraio 2010 09:54

Con tutta la simpatia per la linea di rigore morale predicata oggi da Di Pietro e per il suo impegno all’interno dell’opposizione, ai fatti citati dall’Incarcerato siete voi che non opponete fatti, ma solamente pregiudizi: il pregiudizio che ci sia un cattivo (Berlusconi) e dei buoni (Di Pietro, e poi per qualcuno Grillo, per qualcun altro Bersani o che ne so io...).
Quando si fa un’indagine seria, bisogna avere il coraggio di andare oltre le simpatie.
E’ chiaro che qualcuno ha strategicamente tirato fuori questa foto in concomitanza della campagna elettorale, però di Tangentopoli, la sua natura e le sue conseguenze si sta riflettendo e scrivendo da anni, sono casomai i dipietristi che solo oggi, sotto elezioni, tirano fuori le sciabole per difenderlo!
Può essere che il capo indiscusso dell’IDV sia solo un ingenuo, come sostiene Mauro, ma mi stupirebbe un po’: non credevo che un ingenuo come me e voi potesse diventare (non un famoso magistrato, ma) un possibile ministro del governo Berlusconi e poi ministro nel governo Prodi e poi ancora leader di un importante partito.
Fare chiarezza potrebbe essere solo benefico per far crollare questo regime politico-mafioso. Solo nella trasparenza potremmo distinguere tra verità e veleni.
Si faccia quindi una seria indagine su quelle foto, si analizzi se sono vere o frutto di un mago del PhotoShop. Il partito degli onesti ha il diritto di avere delle certezze.
Ciao, cometa


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