"Non mi reputo uno scrittore né un poeta, credo di avere qualcosa da
comunicare, senza alcuna presunzione di insegnare nulla a nessuno, o salvare
alcuno dal proprio destino. Raccontarci la nostra storia personale può significare
la nascita di una amicizia, di un sentimento gratuito, allora anche la mia
storia, la mia gran brutta storia può diventare motivo di riflessione per
tentare di intravedere il pericolo dei rischi estremi, in quel mito della
trasgressione che spesso diviene devianza…e poi risalire dal baratro diventa
difficile. Sono una persona che disegna con le parole ciò che sente, non sono
visivo, ma uditivo nel mio percepire le cose, i fatti, le persone. Ho imparato
a scrivere leggendomi e credo sia importante leggere ciò che la mente e il
cuore tracciano, perché sono orme e impronte digitali che sovente inducono ad
ascoltare note nascoste ben al di sotto del primo strato. Vincenzo Andraous"
Musica per le nostre orecchie basta solo volerlo, basta ascoltare e ascoltarsi. La ri-carica avviene anche e sopratutto così. Grazie Vincenzo Doriana