No, Piero.
Sono giornalista.
Un giornalista ha il dovere di far vedere.
Non possiamo edulcorare la realtà solo per il rischio che se ne possa produrre un effetto di assuefazione.
L’assuefazione non è indotta dal troppo vedere, ma dalla mancanza di anticorpi, credo.
L’immagine non c’entra.
C’entra il nostro dovere di mostrare la realtà.
Che non tutti lo si faccia, caspita, è verissimo.
Che ci sia più verità in una pagina di libro che in un pezzo di giornale, è verissimo.
Però io, singolo giornalista, ho il dovere di far vedere.
È il mio statuto professionale.
Senno, facevo il politico.
Chi non vuole vedere, chiuda pure gli occhi.
Io ho il dovere di tenerli aperti.