Le nostre strutture penitenziarie sono fatiscenti, sovraffollate all’inverosimile e costringono i detenuti e i loro detentori a condizioni di vita degradanti ed umilianti. Violenze tra detenuti, pestaggi da parti degli agenti, aumento dei suicidi, atti di autolesionismo aumentano di anno in anno. L’emergenza umanitaria delle carceri italiani è stata più volte oggetto delle attenzioni e delle sanzione da parte della Corte dei Diritti Umani Europea (vedi sent. Torregiani).
In queste condizioni l’art.24 della Costituzione appare una mera illusione.
Non desta sorpresa il rapporto stilato dal Cpt, l’organo anti tortura del Consiglio d’Europa, sullo
stato delle carceri italiane del 2023. Strasburgo, ancora una volta, mette l’Italia
sotto accusa. Il rapporto di Strasburgo è stato stilato sulla base di
alcune visite effettuate un anno fa nelle carceri di Monza, di San Vittore a
Milano, al Lorusso e Cutugno di Torino e al Regina Coeli di Roma.