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Verità per Aldo

E’ morta lo scorso luglio Roberta Radici moglie del falegname Aldo Bianzino ucciso il 14 ottobre 2007 in una cella di isolamento.

Il 14 ottobre 2007, nel carcere di Capanne vicino a Perugia, si consumava una tragedia che è ancora un mistero: un uomo di nome Aldo Bianzino veniva arrestato con l’accusa di spaccio, perchè nella sua casa di campagna a Città di Castello in frazione Pietralunga, coltivava alcune piante di Cannabis (le forze dell’ordine ritrovavano anche un bottino di ben 30 euro nell’abitazione); veniva condotto in una cella di isolamento e quella tragica mattina d’ottobre veniva trovato morto e il suo corpo presentava lesioni al cervello, fegato e milza spappolate ed alcune costole rotte.

La famiglia stravolta dal dolore, vive da quel momento un processo giudiziario contro ignoti, per poter far luce sul mistero della morte del loro caro, affrontandone i costi con difficoltà, non essendo una famiglia benestante.

Lo scorso luglio Roberta Radici, moglie di Aldo Bianzino ,viene a mancare in un ospedale di Perugia; era in attesa di un trapianto di fegato che purtroppo non è mai arrivato. Lascia un figlio di 16 anni che nel frattempo ha perso anche la nonna, madre di Roberta, ritrovandosi da solo a lottare contro lo stato, per avere giustizia.

Il suo nome è Rudra Bianzino, a detta dei conoscenti era figlio di un uomo molto mite e vive ora con la prima moglie del padre.

Si è formato un comitato chiamato Verità per Aldo (veritaperaldo.noblogs.org) che sta raccogliendo fondi per poter aiutarlo almeno con le spese processuali.

Si può essere presenti facendo anche un piccolo gesto su:

BANCA ETICA, iban:IT61RO501812100000000128988, bic:CCRTIT2T84A intestato a: per Rudra Bianzino 

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