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Un paese fasullo

Qualche sparsa notizia su quest’ultimo anno.
 
Sono aumentate le macchine blu a disposizione dei nostri eroi. Aumenta la benzina ripetutamente ed il ministro competente altrettante volte convoca i petrolieri, senza alcun risultato.
 
Pensate un po’ che solo il nostro paese ha un mister prezzi, con bello stipendio, con il compito di sorvegliare i prezzi, come se i prezzi possano obbedire ad un signore e non alle leggi di mercato della domanda e dell’offerta.
 
La Lega vuole bandiere regionali e propone un esame di dialetto.
Il ministro Tremonti si batte per una Banca del Sud e finisce per spuntarla.
 
Ennesimo carrozzone della Repubblica italiana. E tutte le banche grandi e piccole,disseminate sul territorio, un nugolo di sportelli, che funzione hanno, se non quella di erogare qualche misero credito alle aziende in affanno?
 
Nonostante indulti vari, le carceri continuano a scoppiare. Ed il rimedio proposto ancora, radicali in testa, qual è? Una bella amnistia.
 
Non c’è un euro in cassa! Ma, in vista delle elezioni regionali di primavera, le promesse si sprecano. Si daranno incentivi a tutti: alle aziende, ai lavoratori dello spettacolo,ai trasporti, alla scuola, alle forze dell’ordine, agli enti locali, alla banda larga e via discorrendo.
 
Intanto la Fiat dice di non aver avuto un euro dei soldi della rottamazione. Alle associazioni di volontariato e simili non è stata accreditata alcuna somma del fondo del 5x1000.
 
Il governo aveva promesso di tagliare l’IRAP ed ora per il 2010 millanta di voler tagliare le tasse con una bella riforma fiscale (grande panzana elettorale). In verità non c’è prezzo, tariffa o tassa locale che non sia aumentato. Dal canone televisivo, alle autostrade, al gas, ai biglietti di treni ed aerei.
 
I comitati che si oppongono alla realizzazione dell’alta velocità, attraverso valle d’Aosta, Piemonte e Liguria ( i NO-TAV), progetto europeo per cui siamo sul punto di perdere i fondi, sono scesi di nuovo sul piede di guerra. Ma governo centrale e governi locali sono irresoluti ed indecisi a tutto e non riescono ad imporre nulla a nessuno, né a dar risposte chiare ed inequivocabili alla Comunità europea.
 
In uno degli ultimi Consigli dei ministri, il ministro per la semplificazione legislativa (!!!!!) Calderoli ha presentato un decreto legge, contenente un lungo elenco dei cosiddetti enti inutili da sopprimere. Alla fine del Consiglio dei ministri neppure un solo ente del lungo elenco era stato cancellato.
 
Intanto la spesa corre, il debito aumenta, le entrate diminuiscono, la disoccupazione è a livelli mai raggiunti prima, e noi ci trastulliamo con annunci roboanti sull’uscita dal tunnel della crisi e con la miseria delle discussioni su come salvare il premier dai suoi processi.
 
Siamo un paese fasullo.

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