• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Umanità, numeri e statistiche

Umanità, numeri e statistiche

Il giornale di Brescia”: 650.000 euro con la loro sottoscrizione. Dato aggiornato a luglio.
 
Istituto nazionale tributaristi”: 4.000.000 euro. Dato aggiornato al 22 Aprile.
 
Credito cooperativo”: 3.500.000 euro. Dato aggiornato a Luglio 2009.
 
Poste Italiane”: 7.000.000 euro. Dato aggiornato a settembre 2009.
 
Poker For Life Onlus”: 185.000 euro a Luglio 2009.
 
Abi”: 510.000 euro. Dato aggiornato a Luglio.
 
Protezione civile”: 75 milioni di euro. Dato aggiornato ad agosto 2009.
 
La Società Geografica Italiana”: 8.000.000 a settembre 2009.
 
Consiglio nazionale geometri”: 205.000 euro a settembre 2009.
 
Numeri. Cifre. Saldi. Riferiti alle donazioni fatte a partire dal 6 aprile 2009, immediatamente dopo il sisma in Abruzzo.
 
La solidarietà è iniziato nel giro di poche ore. Gli elementi sopra esposti, sono solo una particella delle decine e decine di piccole, medie e grandi operazioni di solidarietà create per l’Abruzzo.
 
Se provate a scrivere su un motore di ricerca: “totale versamenti per l’Abruzzo”, vi renderete conto di quante sono le realtà che ancora oggi, a distanza di quasi nove mesi dal disastro abruzzese, stanno continuando a raccogliere denaro per la ricostruzione.
 
Ma come si stanno utilizzando questi soldi? Chi è che tiene il conto? Perché nessuno dichiara qualche somma, tanto da renderci edotti sull’utilizzo delle donazioni spontanee pro terremotati?
 
Sul sito della Protezione Civile a questa pagina, vengono in realtà resi noti alcuni importi e come sono stati e verranno utilizzati: http://www.protezionecivile.it/cms/view.php?dir_pk=52&cms_pk=15409 ma non sono comprese tutte le cifre evinte da tante altre catene della solidarietà create ad hoc per sostenere l’Abruzzo.
 
Ciò che suona storto, è la totale mancanza di comunicazioni relative a tutto questo. Se la popolazione italiana vuole sapere quanto si è spontaneamente versato e come verrà utilizzato tutto il denaro rastrellato, non ha altra scelta se non quella di addentrarsi nel labirinto delle informazioni sul Web.
 
Non è una buona cosa. Anche in considerazione di un Decreto Legge, il numero 39/2009, creato per la ricostruzione che nasconde qualche falla al suo interno. O meglio: di ciò che si è dichiarato a voce, all’atto pratico nel decreto in questione, rimane ben poco.
 
Innanzitutto: il Governo dichiarò una erogazione di otto miliardi di euro per sostenere l’Abruzzo. Se si tirano un po’ di somme contenute all’interno del DL si nota subito che i miliardi semmai sono circa cinque, e come molti sanno distribuiti in “appena” 23 anni. Scaglionati per trance da qui al 2032.
 
Sempre nello stesso DL, si legge che lo Stato creerà diverse tipologie di “lotteria istantanea” per raggranellare qualche altro milioncino di euro. Niente tasse in surplus per gli Italiani. Vai a manetta a grattare tesserine della fortuna. Chi ci guadagna? Lo Stato innanzitutto. Pochissimi i cittadini vincenti. Delle somme evinte dal gioco istantaneo per l’Abruzzo, nessuno dichiara resoconti.
 
E mentre tentiamo di sbrogliare la matassa delle cifre e dei numeri mai dichiarati in maniera chiara, in Abruzzo si attende di vedere il giorno in cui realmente si ricostruirà. Che è ben diverso dal costruire ex novo.
 
Si attende anche di capire, se lo Stato ha intenzione o meno di agevolare i terremotati, che hanno dovuto persino manifestare contro la richiesta – quasi immediata – del pagamento delle Tasse e delle imposte, come se nulla fosse accaduto e come se persone che hanno perso casa, impresa o posto di lavoro, siano percepiti prima di tutto come contribuenti e poi – semmai – come vittime di una strage cui è necessario dedicare più sostegno ed attenzione.
 
Insomma: si gioca coi numeri. Quasi fosse divenuto tutto una grande lotteria istantanea nazionale.
 
Si contano i morti come fossero fagioli sulla tessera della tombola. Si contano – poco – le somme evinte dai privati cittadini. Si contano addirittura, quali potranno essere – statisticamente – i morti a venire da qui ai prossimi vent’anni. Sembra che solo per calamità naturali, si sia stimato che il genocidio potrà essere di circa 200 mila vittime. Un cazzotto dritto alla bocca dello stomaco. Sappiamo già che forse potremmo essere noi stessi le vittime della prossima tragedia nazionale.
 
E fra un calcolo, una somma, una statistica, ecco gli esseri umani. Numeri. Nient’altro che numeri. Su cui basare fermamente lo stato in essere di un Sistema sociale che si alimenta anche attraverso le vittime di stragi già considerate.
 
Raccapricciante.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares