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Storie di frati e bucati riciclati

Dalla Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione al Tribunale di Viterbo e Roma per riciclaggio: “Dato che la spiritualità mariana dei Figli dell’Immacolata Concezione sgorga dalla Vergine Santissima senza macchia e senza peccato, essa ispira un’azione liberatrice per la salvezza integrale dell’uomo”. C’è una notizia: ”Padre Eugenio Lucchetti (direttore della Clinica Villa Santa Margherita) e Padre Terenzio D’Ortenzio (legale rappresentante) questa mattina saranno ascoltati dal gip per l’udienza preliminare. I due religiosi, sereni, della congregazione “Figli dell’Immacolata Concezione”, proprietaria della clinica Villa Santa Margherita di Montefiascone, sono indagati per riciclaggio”. Forse erano sfuggiti anche loro al controllo interno come la Banca Pax, non proprio ligia ad investimenti etici: Banca per la Chiesa e la Caritas.
 
Momenti difficili? Crisi? In 4 minuti, stamattina, sappiamo che “Papa Benedetto XVI ha accettato le dimissioni dell’attuale vescovo di Limerick, Donald Brendan Murray. L’alto prelato era accusato di essere coinvolto, quando era ausiliare di Dublino, nello scandalo dei preti pedofili che sta travolgendo la Chiesa irlandese. Inoltre, il Vaticano, ha deciso di sospendere definitivamente dallo stato clericale l’ex arcivescovo di Lusaka monsignor Emmanuel Milingo, che era già stato scomunicato per i suoi comportamenti scismatici”. Ma certe dimissioni non verranno mai date e tantomeno scomunicate alcune vie economiche: la giustizia divina e umana verrà da sola, serenamente.
 
"Aiutami a prendere il largo", questa è la poesia rivolta a Gesù dalla Congregazione dei poverelli. Applichiamo alla lettera, sperando di non dover ricorrere alle loro cure e nelle loro case sparse al nord, al centro, al sud e nelle isole, Banche religiose comprese. Ior escluso, s’intende: quella rimane la vostra famiglia.
 
Ma, d’altronde, non cantava già nel 1972 Giorgio Gaber che la Chiesa si rinnova per la nuova società, per salvar l’umanità?
 
Il potere al risciacquo con l’Immacolata Concezione!

Padre Eugenio Lucchetti e Padre Terenzio D’Ortenzio questa mattina saranno ascoltati dal gip per l’udienza preliminare. I due religiosi, della congregazione “Figli dell’Immacolata Concezione”, proprietaria della clinica Villa Santa Margherita di Montefiascone, sono indagati per riciclaggio.

L’inchiesta, che vede coinvolto anche l’avvocato Pietro Deodato è partita nel 2007. Inchiesta dalla quale sono scaturiti due procedimenti giudiziari, uno a Roma e l’altro a Viterbo.

Pietro Deodato, secondo l’accusa, avrebbe sottratto 7,5 milioni di euro alla Cassa dei ragionieri. Sei di questi sarebbero finiti alla Banca Cattolica, su un conto intestato alla congregazione “Figli dell’Immacolata Concezione”. I due frati, Eugenio Lucchetti e Terenzio D’Ortenzio, furono iscritti nel registro degli indagati lo scorso anno a Viterbo per riciclaggio.

Nel tribunale di Roma, invece, l’avvocato Deodato è accusato di truffa. La Cassa dei ragionieri rivuole indietro i sei milioni di euro, secondo l’accusa riciclati dai frati.

Questa mattina l’udienza preliminare.

Fonte: Tusciaweb

Foto: Tuttoggi

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.133) 19 dicembre 2009 08:38
    Doriana Goracci

    Come finisce questa edificante storiella?
    Con una ARCHIVIAZIONE molto probabilmente.
    Ecco la cronaca:”I religiosi, entrambi sessantatreenni e rappresentanti della Congregazione religiosa, sono accusati di riciclaggio. Nell’udienza di venerdì il pubblico ministero Stefano D’Arma ha chiesto l’archiviazione del caso, sulla quale ha fatto opposizione l’avvocato Alessandro Diddi, legale della Cassa Nazionale di Previdenza dei Ragionieri, parte lesa nella vicenda. Su questa opposizione il gip Mattei si è riservato di decidere, l’esito si saprà probabilmente all’inizio della prossima settimana.Una storia giudiziaria complessa, che si articola tra Roma e Viterbo. Nel tribunale capitolino l’avvocato è attualmente sotto processo accusato di truffa da parte della Cassa dei Ragionieri, la quale aveva affidato al professionista 12 milioni di euro per l’acquisto di un immobile che non fu mai comprato; di questo denaro l’avvocato trattenne per sé oltre la metà. In quello viterbese, invece, sono finiti sotto inchiesta i due frati viterbesi con l’accusa di riciclaggio. Ma i religiosi sono sereni, certi di chiarire la loro posizione. “Sono tranquillissimo” ha detto padre Terenzio “e sono certo che la magistratura farà piena luce sulla vicenda. Se conosco l’avvocato Deodato? Sì. E’ stato il legale della Congregazione fino a quando non è iniziata la sua vicenda giudiziaria”.Sembra che l’avvocato abbia versato i soldi sottratti alla Cassa Previdenziale Ragionieri sul conto corrente della clinica facendo credere che fossero soldi dovuti alla struttura di Montefiascone dalla vecchia Ausl. Quando il giudice di Roma ha chiesto una spiegazione ai religiosi, chiedendo loro se l’entità della cifra non fosse sembrata loro sospetta, questi hanno spiegato che l’avvocato aveva fornito un documento che attestava il giusto credito di quei soldi nei loro confronti. Solo in seguito gli investigatori hanno scoperto che il cartaceo era frutto di un fotomontaggio molto ben fatto. Da qui l’accusa di riciclaggio nei confronti dei due sacerdoti di Montefiascone e il sequestro, da parte del Gip Gaetano Mautone, dei sei milioni di euro versati indebitamente sul loro conto corrente”.da ontuscia

    E già che mi ci trovo dico anche come è finito al momento il processo Operazione “Giro d’Italia: ultima tappa Viterbo” organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti, che avrebbe avuto la base strategica in alcune cave del viterbese, tra Vetralla, Capranica e Castel Sant’Elia, in cui venivano smaltiti rifiuti prodotti in impianti del Veneto, Lombardia, e soprattutto Milano, Friuli Venezia Giulia e Toscana, dove i rifiuti speciali venivano sottoposti a una sistematica manipolazione e miscelazione, e venivano accompagnati da certificazioni analitiche false, fornite da un compiacente laboratorio di analisi, per poi essere smaltiti nelle tre cave viterbesi.
    TUTTI gli indagati sono stati rinviati a giudizio per le accuse avanzate dal pubblico ministero all’inizio della vicenda che risale al 2005.
    Li si rivedrà il 18 maggio. E si sa una rondine non fa primavera…

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