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Siemens condannata a pagare 100 milioni di dollari alla Banca Mondiale per corruzione

Anno 2004, un giudice milanese stava indagando su tentativi di corruzione, in Italia, tramite dei fondi neri della Siemes destinati ai pagamenti di tangenti.

 

Il potente amministratore dellegato della Siemens veniva informato dal giudice milanese delle sue indangini e delle prove, sconcertati, reperite. Il potente amministratore delegato tentò di sminuire i sospetti e tranquillazre i sospettosi.

Si scoprì tuttavia il piu grande scandalo di tangenti e corruzione mai avvenuto in Germania.

Secondo le indagini dei pubblici ministeri tedeschi, che godono di ogni fiducia e di ogni libertà dalla cancelleria e non subiscono le nostre ingerenze politiche, la Siemens pagò qualcosa come 1,3 miliardi di euro in tangenti per lubrificare gli affari ovunque si riteneva utile farlo. Dall’Iran all’Argentina, all’Italia, alla Germania si era esteso un sistema di pagamenti in nero per amministratori privati e pubblici, falsi contratti di consulenza e fondi neri enormi.

Pagamenti di tangenti comprovati fino al 2006.

Naturalmente hanno provato, gli ex dirigenti a difendersi, ma le prove raccolte non lasciavano dubbi.

Dopo 3 anni si arriva ad una sorta di patteggiamento tra Siemens e Banca Mondiale, infatti, la prima, verserà alla banca 100 milioni di dollari nei prossimi 15 anni.

Ancora una volta ci troviamo a costatare come non esiste Italia o Francia o resto del mondo, che non esiste una politica interna tesa a difendere gli interessi privati della nazione ma, un manipolo di loschi personaggi che tracciano ogni giorno nuove linee a modificare la geometria mondiale.

In questo caso la giustizia sembra aver vinto, ma è soltanto una piccola guerriglia quel che si è vinto, la vera forza che si muove sinuosa dietro di noi è sconosciuta e impossibile da quantificare.

Né conosciamo il peso perche lo viviamo ogni giorno e ogni giorno ne subiamo le conseguenze.

Quel che spaventa è l’ingresso, nell’economia che conta, della Cina, un ingresso intrapreso passando dalla porta centrale e con il benestare della grande potenza capitalista segno, che qualcosa di inquietante si sta portando avanti.

Il primo passo da compiere come pionieri lunari sarebbe quello di staccare l’ossigeno ai conflitti interessi creando un embolo nei cda di mezzo mondo, proprio dove le corruzioni si inventano e si attuano.

Infatti è sbagliato pensare e incolpare la forte pressione fiscale a cui l’italia è soggetta per spiegare la grave crisi delle piccole medie imprese.

Queste piccole imprese non muiono a causa del sistema fiscale ma a causa della scarsa possibilità d’immettersi nei circuiti economici e nei mercati che contano.

Ogni via è stata loro chiusa, chiusa dai patti trasversali che fanno l’italia amica della Germania piuttosto che della Cina o dell’America.

Dove, se non nei mercati liberi è possibile ampliare il discorso della libera concorrenza e della conseguenziale guerra al caro vita?

Dove se non nell’export, fuori la manipolazione delle grandi aziende ammanigliate con le grandi banche legate, dai grandi partiti è possibile garantire lunga vita alle piccole imprese?

I grandi marchi che generano inspiegabili profitti e virtuose evasioni fiscali.

Grandi marchi e aziende, molte delle quali nate dal genio italiano e poi, piano piano, assorbite, scorporate, vendute a pezzi all’estero e portate fuori i confini italici per poi, vendere i loro prodotti su i nostri banchi e negozi.

Portate in terre straniere dove la manodopera costa appena 130 euro al mese, dove il sistema fiscale è pari a zero se confrontato al nostro e dove, a noi, grazie alle loro leggi ad personam, e ai trattati firmati con le grandi alleanze europee e atlantiche e altro, non entra un euro di tassa o di iva. Questo circolo genera e facilita la strada alla corruzione, questo circolo è la causa del nostro impoverimento.

Questa è la prima vera, grande speculazione da combattere.

Una guerra che sarà resa possibile solo quando tutti gli italiani capiranno d’aver litigato per decenni a difesa di quel che credevano i propri eroi .

Polentoni contro terroni, laici contro cattolici, ricchi contro poveri, quelli di destra contro quelli di sinistra, gli abortisti contro gli antiaborto, gli anarchici contro i comunisti, palle, tutte menzogne, avete e litigate sulla base di menzogne progettate per spaccarvi dal didentro e dividervi evitando l’unione pericolosa di una classe fregata da e su ogni fronte. Bugerata dai propri eroi.

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