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"Sherlock Holmes", lo spettacolo che convince (abbastanza)

Shelock holmes versione adrenalinizzata, perché no?

Sherlock holmes, un mito di proporzioni bibliche. Chiunque si fosse cimentato nel proporlo sul grande schermo, si sarebbe esposto a critiche, inevitabilmente. Certo è che nei libri ce lo ricordavamo estremamente riflessivo, un uomo prevalentemente di pensiero. Ragionava sulle cose, silenziosamente, e poi, sputava fuori la soluzione del più indissolubile dei rebus.
 
Non è questa l’immagine che Guy Ritchie ci propone. Il suo Sherlock è un uomo d’azione. Mena come pochi, è bono da morire, salta dal secondo piano di palazzi, fa il Bruce Lee della situazione, se necessario. Vabbe’, siamo al cinema, vogliamo spettacolo, spettacolo sia.

Infatti il pregio maggiore di questo Sherlock è, appunto, lo spettacolo. Il bello è che offre una serie di scene estremamente godibili all’occhio desideroso di essere stupito. Numerose sono le sequenze più che piacevoli, prima su tutte quella dell’esplosione, che davvero rasenta la poesia nella sua spettacolarità.
 
La trama in sé poteva effettivamente offrire di più. Poteva immergersi in ben più arcani e inquietanti bassifondi, e invece rimane un po’ in superficie, senza convincere fino alla fine. La storia in sé non si distingue per coraggio o per originalità, ma in fondo è perché affida all’immagine il meglio di sé.

Anche il cast fa la sua parte fondamentale, qui la caratura e bravura degli attori fanno buona parte del risultato finale. Il film si fa seguire con interesse in gran parte grazie allo splendido Robert Downey Jr. e al pertinente Jude Law.
 
Per queste ragioni consiglio di spendere questi soldini, per godersi due ore di divertimento che non chiede troppo impegno emotivo né concettuale, ma che ci offre puro intrattenimento, tanto da farci uscire dal cinema sereni, pronti a ciò che viene dopo.
 
Sherlock Holmes qui è un personaggio fondamentalmente solo, cinico non per scelta quanto per necessità, innamorato dell’unica che lo mette nel sacco e Wattson è meno gregario di quanto ci aspetteremmo, però gli vuole bene, anche se sta cercando di rifarsi una vita al di là di Holmes. Insomma le relazioni in questo film sono già viste e riviste, le dinamiche trite e ritrite. Ripeto, non è per questo che andiamo al cinema in questo caso. Ci andiamo per una Londra che esplode in modo magnifico, per un investigatore che abbiamo voglia di guardare in faccia e che in fondo, pur essendo diverso dalle nostre aspettative, saprà farsi voler bene.

 
Un film di Guy Ritchie. Con Robert Downey Jr., Jude Law, Rachel McAdams, Mark Strong, Kelly Reilly. Azione, Durata 128 min. - USA, Gran Bretagna, Australia 2009.

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