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Scie di Grandi Firme e Clima di Stelle al Club Bilderberg

 

Se posso ci andrò, almeno qualcosa dal vivo sul Clima che si respira… lo vedo. Questo mi sono detta quando ho saputo che Daniel Estulin sarà in Italia con quattro appuntamenti dal 26 al 29 novembre: Bologna, Milano, Cesena, Roma. Presenterà, di persona, il suo libro Il Club Bilderberg La Storia Segreta dei Padroni del Mondo: “L’esplosivo scrittore renderà pubblico come il Club Bilderberg sia stato coinvolto nei maggiori misteri della storia recente: dal Piano Marshall allo scandalo Watergate e farà i nomi delle prestigiose cariche italiane che appartengono a questa élite, a partire da Romano Prodi fino ad arrivare a Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia”. Bum!?

Ma davvero non si deve sapere niente di quello che i Cuochi della Finanza Globale cucinano quasi che l’argomento fosse poco politico? Un video in cui si chiarisce che serve qualcosa di nuovo, un nuovo ordine mondiale, c’è. Ne parla l’11 novembre l’eroe Borghezio, che prepara il suo piattino personale, a certi signori del Parlamento Europeo.

Il Sole24 ore ci informa invece della riesumazione di una pietanza trapassata Tobin Tax: “Il premio Nobel per l’Economia James Tobin propose nel 1972 una tassa su tutte le transazioni valutarie con un’aliquota tra lo 0,05% e l’1%. L’idea era, da una parte, di penalizzare le posizioni a breve puramente speculative e, dall’altra, di generare introiti cospicui da destinare allo sviluppo dei paesi poveri. Caldeggiata dal movimento no-global, la Tobin tax è stata rilanciata recentemente dal presidente della Financial services authority inglese, Lord Adair Turner, il quale ha proposto di imporre nuove tasse sulle banche per ridurre i loro utili e, di conseguenza, limitare stipendi e bonus eccessivi dei banchieri".

Dal momento in cui ho cominciato a sentirmi coinvolta con la “famiglia” molto da vicino nel 2001 per il G8 di Genova, e ho perseverato in questa sciagurata ricerca, leggere pure che “I ministri economici e i banchieri centrali del G20 riuniti a St Andrews in Scozia, non sono riusciti a fare alcun passo avanti degno di nota sul delicato tema dei finanziamenti ai paesi poveri per la lotta al cambiamento climatico”, mi mette addosso una certa insofferenza. Il cosiddetto Movimento mondiale contro tutti i mali del mondo da Seattle in poi, ha invitato con i suoi Media indipendenti a scendere in piazza, autofinanziare la protesta, prendersi legnate e cariche e farsi fotografare nei momenti più vibranti per lo scatto da immortalare, se poi qualcuno muore, meglio. Passa alla storia del No war e di tutti i figli dell’Opposizione.

Tornando al Clima e ai delegati Bilderberg, nel febbraio scorso, il vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden, inviato alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza per illustrare agli alleati europei le linee fondamentali della politica estera di Barack Obama, dichiarò: “Siamo pronti a dare di nuovo l’esempio. L’America agirà aggressivamente contro i cambiamenti climatici e per perseguire la sicurezza energetica con le nazioni che la pensano come noi”.

Il ministro del Tesoro Giulio Tremonti recentemente dichiara: “In questo G20 c’è stata molta discussione preparatoria sugli altri incontri dell’anno prossimo… Non sono mai deluso, tutti sapevano che questo sarebbe stato una sorta di seminario”. E’ la bocca della Verità e nessuno ci crede? La lotta deve andare avanti, spudoratamente e delegata.

L’organizzazione del G8  fatta a Genova, fu fortemente condivisa sia da destra che da sinistra in Italia i quali si passarono non solo il testimone. Ci siamo finiti in parecchie e parecchi nella piazza napoletana e poi ligure, a gridare e a piangere, a riportare quello che si perpetrava da decenni in Europa e nel Mondo. Abbiamo fatto da figuranti speciali, attori volontari e protagoniste impegnate in una Telenovela senza fine, senza compenso alcuno, convinte di essere vittime e attaccare il carnefice, non solo in nostro nome. Ho continuato a sentire quali erano i miei bisogni, compreso trovare un posto dove orinare durante le manifestazioni. Poi arrivando al recente passato c’è l’Abruzzo 2009 e il G8 ha fornito il suo Sisma, effetti speciali insperati, a gratis ulteriormente. Non c’era neanche più bisogno delle folle, bastavano 4 gatti con uno striscione per allertare eserciti e sicurezze globali e qualche spunto creativo internazionale, tra First e Last, per far scattare foto ai Media attenti.

Intanto in quei giorni a Corfu…il club si riuniva nell’ Hotel a 5 stelle Nafsika Astir Palace di Vouliagmeni, in Grecia. E mi prese una rabbia cupa e profonda “ma sì che me ne vorrei andare perché ho dentro me la nostalgia del mare” e pensieri, pensieri…L’idea di un Oblio blu era vincente per non soccombere alla rassegnazione estiva e stando agli obiettivi e partecipanti della Grande Depressione, la memoria mi portava solo ricordi di stelle a cinque punte e salumi italiani, peraltro morti, forse causa suino killer.

Leggere dunque che “da questo Club emergono infatti le figure chiave dello scacchiere internazionale – presidenti USA, direttori di agenzie come CIA o FBI, vertici delle maggiori testate giornalistiche – e proprio da questi incontri nascono le linee guida della globalizzazione …” mi fece concludere in autunno sull’onda delle scie chimiche dell’ Accordo Italia Usa Sul Clima proprio come nell’invito per Estulin: “Il pubblico non ha forse il diritto di sapere di che cosa parlano i loro capi politici quando incontrano i più ricchi leader del mondo degli affari delle loro rispettive nazioni?”

Da ultimo chiedo alle Grandi Firme della Stampa Italiana, accreditate al Bilderberg,illustri Signore e Signori Sergio Romano, Gianni Riotta, Barbara Spinelli, Lucio Caracciolo, Adriana Ceretelli, Ferruccio De Bortoli, Carlo Rossella, Ugo Stille…avanti c’è posto… quando ci racconterete, Voi, presenti al Conclave dei potenti, la storia semplice semplice non G8 ma del Bilderberg?

Aspettando i vostri generosi interventi, io in Assenza probabile degli stessi, vado ad ascoltare Daniel Estulin, perdendomi nel mio privato Radisol, seduta in panchina. Raddoppiando gli sforzi sul clima, le loro perturbazioni gastronomiche chissà quali effetti produrranno.
 

 


Le quattro imperdibili date:

BOLOGNA Giovedì 26 novembre, alle 20,45 Sala del Baraccano Via Santo Stefano, 119

MILANO Venerdì 27 novembre, alle 20,30 Libreria Esoterica Galleria dell’Unione, 2

CESENA Sabato 28 novembre, alle 21 Sede del Gruppo Editoriale Macro Via Bachelet, 65

ROMA Domenica 29 novembre, alle 17,30 Città dell’Altra Economia Testaccio Largo Dino Frisullo (all’interno del Campo Boario dell’ex Mattatoio)

Arriva finalmente anche in Italia il libro che racconta la vera storia del più potente e segreto organo decisionale del mondo: “Il Club Bilderberg – La storia segreta dei padroni del mondo “, scritto dal giornalista investigativo spagnolo Daniel Estulin dopo 15 anni di indagini serrate e pericolose. Tradotto in 50 lingue e diffuso in oltre 70 Paesi, è diventato in poco tempo un bestseller internazionale, di cui è prevista a breve la versione cinematografica. Il 29 maggio del 1954 presso l’Hotel Bilderberg, a Oosterbeek, una piccola cittadina dei Paesi Bassi, su iniziativa del principe olandese Bernhard e di David Rockefeller, si riunirono le maggiori personalità del mondo politico, economico, industriale e militare; da quel momento, ogni anno, per un fine settimana, questa conferenza si è riunita in gran segreto con lo scopo di dettare le linee guida della globalizzazione e, secondo alcuni, instaurare il Nuovo Ordine Mondiale. Il gruppo include i dirigenti delle istituzioni, delle aziende e delle organizzazioni più influenti del mondo; ne hanno fatto parte, tra gli altri, Bill Clinton, ex Presidente americano, Jean-Claude Trichet, governatore della Banca Centrale Europea, Juan Carlos di Spagna, Filippo del Belgio, Carlo d’Inghilterra, George Soros, Henry Kissinger, i Rothschild, tanto per citarne alcuni, ma la lista include centinaia di altri nomi conosciuti tra cui diverse personalità ; italiane. La dettagliata opera di Estulin dimostra come il Club Bilderberg sia stato coinvolto nei maggiori misteri della storia recente, dal Piano Marshall allo scandalo Watergate e come in questa élite emergano le figure chiave dello scacchiere internazionale, presidenti USA, direttori di agenzie come CIA o FBI, vertici delle maggiori testate giornalistiche. Estulin colpisce questa organizzazione proprio dove fa più male: la priva della segretezza, della discrezione e dell’ombra di cui si è sempre servita e di cui necessita per attuare i suoi piani. La prova di ciò ce la fornisce lo stesso autore con la frase che fa da intestazione a “Il Club Bilderberg”: « Nel 1996 cercarono di uccidermi, nel 1998 di sequestrarmi, nel 1999 di corrompermi, nel 2000 di arrestarmi e l’anno dopo mi offrirono un assegno in bianco se avessi taciuto una volta per tutte». Per fortuna, Estulin non ha mai accettato questo assegno e ci svela tutta la verità su questo occulto gruppo di potere.

ARIANNA EDITRICE Viale Carducci 24 40125 Bologna tel/fax/segr 0518554602 cell. 335.5846937 e-mail: [email protected] www.ariannaeditrice.it

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