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Piano B.: il paese sotto ricatto!

Mentre Bersani fa la principessa sul pisello e disdegna la piazza... il paese continua ad essere sotto ricatto costante.

Bersani uccide le ultime speranze degli elettori, soprattutto di quelli che hanno partecipato alle primarie e confidavano in uno scatto di orgoglio: basta leggere i commenti sul sito de "La Repubblica", apparsi oggi, dopo la dichiarazione di non partecipazione del Pd alla manifestazione del 5 dicembre prossimo.
 
Per alcuni "fedeli" va tutto bene; anzi, sarebbe questa una chiara e lungimirante risposta a quel chiassoso Di Pietro che vuol dar lezioni di antiberlusconismo proprio al Pd! Il quale, come sottolinea Bersani, non ne ha bisogno.
 
Vero: assolutamente. Il tempo delle ripetizioni finisce anche per i ciucci che non capiscono o fanno finta di non capire. Quindi è inutile impartire "lezioni" a chi ottusamente continua a perseverare negli stessi errori.
 
Non si può pretendere antiberlusconismo da chi si comporta come un berlusconista qualsiasi.
 
Poco valgono le sceneggiate alla Finocchiaro con i fogli delle leggi porcate sbattute contro i muri: è tardi; e non è che fossero mancate chiare avvisaglie, in questi anni, di ciò che questa destra è capace di fare (o disfare).
 
Mentre il PD, con il supporto di nonna Bindi, fa la morale ai contestatori di piazza che, ostinatamente non si arrendono allo status delle cose, il faraone di Berlusconia procede imperterrito nella sua opera.
 
Un agire che, da sempre, il PD non riesce a comprendere e contenere. Il gioco è semplice: il signor B. spara in alto, molto in alto, con una richiesta che è, nei fatti assurda, e che nemmeno i suoi alleati possono accettare rischiando di giocarsi la faccia con i propri elettori (che pur tante ne bevono e ne digeriscono). Ma il signor B., contrariamente alla sinistra, è uomo che si pone degli obiettivi, e li persegue. Quindi, via via, scende di pretese, dopo aver scatenato malumori e proteste, sino ad ottenere ciò che voleva effettivamente.
 
La posta, però, si sta facendo sempre più alta. Così, dopo aver minacciato di bloccare tutti i processi, costringe Fini ad accettare l’ipotesi di un nuovo lodo Alfano "costituzionale" che è, di fatto, un’incongruenza logica e, costituzionale, appunto.
 
Nel frattempo si privatizza l’acqua, bene sommo dell’umanità, per concedere, o meglio svendere, anche questa ai privati, utilizzando la solita retorica del "privato che agisce meglio del pubblico". Assioma quanto mai falso ed ipocrita in questo paese, il cui unico risultato è l’aumento dei costi a carico dei cittadini e dei profitti per pochi privati amici, o amici degli amici.
 
Si arriva ora a minacciare le elezioni, così da spaventare bene questo disastroso Pd per il quale il naufragio elettorale sarebbe assicurato. E così anche il Pd è sistemato, e certamente sarà disposto a miti consigli inciuciari.
 
En passant, il signor B. ha dichiarato che sarebbe necessario adattare la Costituzione formale a quella materiale. Come dire: abbiamo ben faticato fin qui per sputtanare la Carta Costituzionale, almeno ora formalizziamo bene le porcate che abbiamo fatto così non ci pensiamo più.
 
Credo che se una cosa del genere accadesse in Francia, il giorno dopo il paese sarebbe fermo e la gente in piazza in assetto da guerriglia. Ma a molti di noi non frega; tanto la costituzione manco la conosciamo e poi non abbiamo tempo tra una puntata del grande fratello e una partita di calcio, per occuparci di queste cose.
 
L’idea di nuove frange terroristiche, abbinate all’ipotesi di accordi con i movimenti islamici, oramai buoni per tutte le salse e che non accendono nemmeno un petardo dalle nostre parti, offre un po’ di terrore alla bisogna, visto il flop della suina e che non c’è sempre un rumeno che stupra quando serve (sono un po’ pigri, si sa).
 
Mentre qui da noi si alzano gli scudi per favorire gli evasori, altrove questi sono costretti ad autodenunciarsi per evitare la sicura galera. Ma noi non vogliamo certo essere tacciati di giustizialismo sommario contro questi poveracci.
 
Viviamo così, salterellando sull’orlo del baratro come bambini incoscienti, immaturi, fragili.
 
 

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