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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > Pannelli solari spray

Pannelli solari spray

Non è fantascienza: forse tra qualche anno, invece di chiamare i tecnici per installare i pannelli solari sui nostri tetti, possiamo, con un inchiostro vegetale spray che trasforma il sole in energia solare, tinteggiare il tetto e le pareti delle nostre case per produrre energia elettrica a basso costoIt’s not science fiction—it could be reality in three to five years according to Brian Korgel of the University of Texas at Austin.

Mentre nel bel paese in via di sviluppo si costruiscono inceneritori ribattezzati termovalorizzatori per bruciare i rifiuti urbani (e ci vogliono dare a credere che esiste il carbone pulito, o peggio ancora si vuole tornare al nucleare, e neanche a farlo a posta tutti gli schieramenti politici sono d’accordo) si continuano a tagliare le risorse per la ricerca e quei pochi mezzi economici messi a disposizione per la ricerca, vengono sempre assegnate ai soliti amici della casta politica. In un paese evoluto come gli USA si investe per la ricerca e, spesso, qualche ricercatore è anche un cervello italiano che è dovuto fuggire dal paese dei raccomandati per portare a termine un sogno e mettere a disposizione della scienza americana le proprie capacità e la propria bravura ottenendo dei risultati che tutte le caste che esistono in Italia (e credetemi sono veramente tante!) nemmeno con la fantasia riuscirebbero a capire il significato e l’importanza della ricerca. Ma questa è un’altra storia.
 

Due ricerche americane del New Jersey Institute of technologi (NJIT) e dell’Università del Texas di Austin, hanno portato allo sviluppo un nuovo tipo di pannello solare, poco costoso, che può essere dipinto o stampato in qualunque luogo in cui si desideri avere una sorgente elettrica.

 

La produzione avviene con la tecnica dell’inchiostro a getto continuo con cui funzionano la maggior parte delle stampanti, solo che al posto dell’inchiostro ci saranno microscopiche celle solari organiche.
 
I costi di produzione sono notevolmente inferiori rispetto a tutte le altre forme di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma anche a quelle delle fonti non rinnovabili come petrolio, carbone, gas e uranio, che continuano a assorbire enormi sostegni pubblici, ostacolando lo sviluppo dell’energia pulita ed economica.
 
Con questa tecnologia, affermano i ricercatori, ognuno può costruirsi una piccola centrale elettrica dove vuole, dipingendo le pareti esterne della propria casa, del tetto del garage o di altri supporti appositamente dedicati.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.184) 9 novembre 2009 11:28

    Ben venga tutto ciò che risponde al criterio di Compatibilità Ecologica Globale (CEG). ( http://forum.wineuropa.it )

  • Di luigiduca (---.---.---.8) 9 novembre 2009 14:40

    Scusate, ma questa cosa esiste già e si chiama nanosolar: it.nanosolar.com
    Pare che siano già in produzione di serie.

    Ciao

  • Di Oloap (---.---.---.153) 9 novembre 2009 16:33

    "I costi di produzione sono notevolmente inferiori rispetto a tutte le altre forme di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma anche a quelle delle fonti non rinnovabili come petrolio, carbone, gas e uranio, che continuano a assorbire enormi sostegni pubblici, ostacolando lo sviluppo dell’energia pulita ed economica."

    E’ possibile avere qualche numero?

  • Di Giuseppe Caglioti (---.---.---.137) 9 novembre 2009 18:30
    Giuseppe Caglioti

    Purtroppo in Italia lo sviluppo dell’energia pulita ed economica a portata di tutti,non piace alla "casta" dei politici, conniventi e collegati alle grandi lobbies dell’energia, in parte da essi gestite.
    Per esempio, pensate che fine farebbe l’Eni se ogni abitazione privata in italia provvedesse con tecnologia solare autoinstallata a tutto il suo fabbisogno energetico?
    Mi sembra chiaro che le lobbies dell’energia italiane, preferiscono comprare il petrolio e il gas da terzi per rivenderlo a prezzi esorbitanti a noi poveri polli. Sul nucleare poi gioca lo stesso principio, lobbies politiche che vogliono mettere le mani sul mercato energetico per vendere il surplus di energia prodotta con il nucleare ad altri paesi meno all’avanguardia. ...per ovviare a questa situazione ci vorrebbe un’alternativa politica a questa classe di dirigenti che metta al proprio posto gli interessi dei privati. Ma non è semplice, ci vorrebbe una vera e propria "rivoluzione" prima politica, poi economica e poi culturale per la gestione delle politche energetiche dellle singole abitazioni nonchè uffici pubblici e stabilimenti di varia natura inclusi.

    CON QUESTA CLASSE POLITICA PURTROPPO ANDIAMO VERSO IL SENSO OPPOSTO....

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