Obama accusato duramente per la persistente debolezza del dollaro

I Repubblicani stanno utilizzando la debolezza del dollaro USA, che da sei mesi è in calo, per attaccare Obama e la sua politica economica.

Ad oggi per acquistare un € servono ben 1,47 $ e soprattutto per  un’ oncia d’oro servono ben 1059 $, una cifra record. (un’ oncia corrisponde a 28,35 grammi).

È  ragionevole che in risposta ad una forte contrazione delle esportazioni vi sia una certa svalutazione della moneta per favorire le vendite, ma secondo autorevoli osservatori e secondo lo stesso Segretario al Tesoro USA, Tim Geithner, il dollaro inizia a trovarsi in una posizione preoccupante. Ossia anche se la svalutazione del dollaro in una certa misura può contribuire nel breve periodo a riequilibrare l’enorme debito commerciale USA, nel medio e lungo periodo può essere controproducente e può portare le grandi economie del Mondo a diversificare le proprie riserve preferendo l’Euro al Dollaro.

Paesi come la Cina e l’Arabia Saudita detengono enormi riserve in $ e titoli del tesoro USA. Una svalutazione costante ed a due cifre è un elemento di forte sfiducia riguardo la solidità degli Stati Uniti e pone un forte interrogativo su quando inizierà una vera ripresa.

Per la UE, d’altro canto, questa situazione giova all’acquisto di merci quotate in $, come il petrolio, ma rende molto difficile esportare merci in USA, dove il cambio particolarmente sfavorevole non aiuta i prodotti europei.

La questione è dunque estremamente complessa; leggendo le analisi degli economisti più autorevoli appare evidente che il Presidente Obama e la sua amministrazione al momento non dispongano della forza necessaria per variare più di tanto l’andamento della moneta che segue l’economia globale, il crollo della domanda interna e la contrazione delle esportazioni, più che la volontà di un Presidente.