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Nuovo paniere ISTAT, sempre più consumatori

Finalmente lo stato si appresta ad aiutare la nostra industria...

Approvato lo stanziamento di 2 miliardi di euro per aiutare l’industria automobilistica italiana che, a causa della crisi globale, si trova in cattive acque. Oltre a questo provvedimento, ritornano gli incentivi per la rottamazione di auto e moto.

Altri incentivi e sgravi fiscali per ristrutturazioni ed acquisti di elettrodomestici. Questi provvedimenti hanno suscitato commenti favorevoli del presidente di confindustria Emma Marcegaglia.

Insomma,consumare poco ma consumare tutti.

Già, consumare...

Una volta eravamo essere umani e cittadini.

Ora siamo "avanzati" al ruolo di consumatori.

Una volta i bisogni primari erano il cibo,un riparo ed il contatto con i nostri simili. Ora dobbiamo aggiungerci l’auto (più ne abbiamo meglio è), un battaglioni di cellulari, una miriade di pc, vestiti per un’esercito e chi più ne ha più ne metta...

Nel paniere dell’ISTAT è entrata anche la chiavetta USB perchè, com’è noto, l’italiano medio ne prende un tanto al giorno, proprio come il pane.


Incentivati dallo stato, ipnotizzati dalla pubblicità, forzati dalla falsa morale capitalistica sulla bontà del sistema economico attuale, ci ritroviamo non più persone ma consumatori, ovvero, produttori di ricchezza per industriali e banchieri.
Già, perchè senza di noi i signori di Confindustria e chi è sopra di loro (banchieri?) non potrebbero permettersi la vita lussuosa di cui godono...

Quanti di quei 2 miliardi di euro andranno agli operai FIAT?

E quanti ai dirigenti ed agli azzionisti di maggioranza del gruppo? Mi è anche sfuggito il piccolo dettaglio che quei soldi sono nostri. Il nostro lavoro, il nostro sudore le nostre tasse.

Soldi che potevano essere utilizzati per nuove strutture sanitarie, scuole ed altro, andranno ad ingrassare chi è già ricco e forniranno solo qualche mese al consumatore operaio FIAT.

Forse ognuno di noi dovrebbe pensare bene a quello che vuole per il futuro e per i propri figli.

Vogliamo reggere ancora un sistema che arricchisce pochi e rende schiavi molti? Il cambiamento inizia dal basso, uniti e decisi e con uno scopo: una vita da esseri umani e non da consumatori.

Finché ne abbiamo la possibilità, finché abbiamo libertà di parola e di pensiero.
Prima che i padroni chiudano il recinto che ci hanno costruito.


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