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Notizie flash (11 ottobre 2009) - De Michelis e Marcegaglia

-Questa è una chicca per internauti doc, della serie il “nuovo che avanza”!

A Palazzo Vidoni (Roma) sede della Funzione Pubblica, è arrivato, con un incarico di consulenza (stipendio di 40mila euro lordi l’anno) il signor Gianni De Michelis, ex ministro socialista noto per le sue ruberie, nominato dal ministro Brunetta, anche egli ex socialista.

Non solo, ma si parla di una nomina di De Michelis (avanzo di balera) al vertice della Scuola superiore della pubblica amministrazione, dove potrebbe mettere a frutto la esperienza maturata in anni di impegnativa attività politica, che ha visto finire in galera quasi tutti i suoi colleghi socialisti, esperienza preziosa per una destra che vuole gestire nella tradizione la pubblica amministrazione.

Della serie il peggio non è mai morto!

-La “exit strategy” del berlusconismo sembra muovere i primi passi, e incredibilmente, non per iniziativa della opposizione, ma dall’interno del suo partito, dalla Confindustria, dall’alleato Fini, dal quasi alleato Casini, dal neo arrivato in politica Montezemolo (con la sua Italia Futura), da ambienti della CEI.

Invece di associarsi all’ormai datato piagnisteo, che lo vuole perseguitato dai giudici rossi e dalla stampa rossa, la capa della Confindustria Emma Marcegaglia lo invita al rispetto delle istituzioni e ad occuparsi di più del mondo del lavoro, lo stesso fa Fini che sembra diventato esponente di una destra legalitaria e democratica, ma l’avviso più serio il Cavaliere l’ha ricevuto dai quasi 70 parlamentari del suo partito che non sono stati presenti in aula durante la votazione sullo “scudo fiscale”, dove il governo Berlusconi sarebbe caduto senza la complice assenza di venti parlamentari della opposizione.

“E’ un uomo malato” sostiene la moglie Veronica, pensando alla sua inclinazione per le puttane, mentre ci troviamo di fronte un vero eversore, che attacca le più alte istituzioni democratiche, che ha tentato in tutti i modi di porsi al di sopra delle leggi, che è arrivato al potere in ragione dei suoi soldi e del suo apparato mediatico. Non vedo nulla di democratico in questo personaggio, in 15 anni di politica non ha fatto alcun miracolo e ha portato rozzezza, astio, imbarbarimento in tutti i rapporti sociali, fino all’ultimo scudo fiscale che ha premiato con un vero condono ladri, mafiosi, evasori fiscali. 

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