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Non vorrei essere nei panni di Lippi se...

L’altro giorno penso di aver ascoltato in tv che uno dei personaggi italiani più famosi dell’Italia nel mondo sia, ancor’oggi, Paolo Rossi.

Le due maggior differenze tra la vittoria del mondiale del 1982 e quella del 2006 sono:

- l’Italia di Bearzot sfornò anche il capocannoniere del mondiale e che gli spettatori mondiali identificarono in Paolo Rossi l’artefice principale dell’impresa;
- in Spagna anche se iniziò male (chi come me ha fatto il calciatore di professione sa che le squadre candidate alla fase finale effettuano carichi di lavoro più pesanti per cui ,inizialmente, sono" imballati") nella fase finale l’Italia, pur incontrando fior di nazionali, incominciò a giocar benissimo fino all’esaltazione, strameritando il titolo (tanti goals). 



In Germania l’Italia non ha esibito un gioco esaltante (ma molto utilitaristico) sfruttando una difesa, una mediana ed un Pirlo tutti da perfezione. Portiere saracinesca, terzini incontristi e fluidificanti con la licenza di far gol. Centrale in uno stato di grazia fisica capace di farci soffrire e nel contempo di farci gioire con testate-gol micidiali e decisive (anche quella ricevuta da Zidane). Cerniera di mediana col "cerbero Gattuso"(che più che gatt..uso sarebbe un can..uso ). Centrocampisti fantasiosi e fantastici come Pirlo e Camoranesi, ma l’attacco, quello che in genere esalta una squadra e che fa gol e spettacolo, dov’era?

Per me il vero spettacolo è stato quello di aver giustamente rovinato una festa, già programmata da Platini ed amici tutti, che prevedeva la Francia già vincitrice e con Zidane premiato come miglior calciatore a conclusione di una splendida carriera!

E poi, quando si vince un Mondiale, si deve essere un po’ macchiavellici. Venendo al tema odierno, non vorrei essere nei panni di Lippi se in Sud Africa l’Italia fallisse i suoi obiettivi.

La stampa, che sin dal lontano 2004 aveva criticato il gioco della Nazionale, Calciopoli  ed aspettava la fuoriuscita dell’Italia dal Mondiale per distruggere Lippi, ha conservato in tasca il fazzoletto (tenuto in naftalina nell’Europeo dove si è sacrificato Donadoni) ed aspetta che faccia un passo falso (con l’aggravante della non convocazione di Cassano) in Sud Africa per rimetterlo fuori e distruggere la vittima (si fa per dire poichè anche se gli va male i suoi ulteriori miliardi se li è portati a casa) predestinata o precacciata! 

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