Nell’Europa unita, siamo vincoli o sparpagliati?

Mi perdoni, il grande Totò, se, per titolo, ho preso in prestito un suo celebre interrogativo, però, l’ho trovato assai calzante a proposito della vicenda appena capitatami.

Qualche tempo fa, ho acquistato via internet un biglietto Trenitalia per andare il 30.11.2009, con l’eurostar 89, da Monaco di Baviera a Milano, carrozza 258, posto 55. Attenendomi alle istruzioni on line, ho provveduto a stampare la pagina riepilogativa dell’acquisto, recante, in particolare, l’annotazione del codice di prenotazione (PNR) N7ZRZ) e dell’anzidetto posto assegnatomi. Ciò, volendo rispettare esattamente l’avvertimento “la mancata comunicazione del PNR al personale di bordo equivale al mancato possesso del biglietto e pertanto comporta il pagamento del prezzo del biglietto maggiorato dalla relativa sanzione”.

Sennonché, subito dopo la partenza del treno da Monaco, il funzionario delle ferrovie tedesche addetto alla controlleria mi ha fatto presente che, per lui, il documento da me esibito, cioè la pagina come sopra stampata, non costituiva un biglietto valido.

Dopo di che, malgrado le mie precise spiegazioni abbinate al cortese invito a leggere con attenzione le richiamate istruzioni, l’operatore in divisa ha emesso un ulteriore titolo di viaggio per la tratta tedesca, ossia da Monaco a Kurfstein , facendomi pagare ben 22,50 euro.

Per fortuna, lungo il percorso austriaco e, ovviamente, all’interno dei confini italiani, tutto è andato ok.

Morale: non si può non osservare che l’Europa sarà pure unita, pur tuttavia le ferrovie delle varie nazioni che la compongono non si riconoscono fra loro e, in buona sostanza, si dimostrano sparpagliate.

2 dicembre 2009

Lecce

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