Mediaset: la miglior azienda degli ultimi 150 anni

Da quando Berlusconi è sceso in politica ci ha sempre propinato tante parole e pochi fatti, e quei suoi pochi fatti sono sempre stati le sue tante aziende.

Leggere in questi giorni dello sciopero di un centinaio di lavoratori della Videotime, l’azienda che si occupa delle produzioni televisive del gruppo Mediaset, mi fa strano.

 

Mediaset è un’azienda che, come ricordò il Presidente Piersilvio Berlusconi nel luglio scorso, avrebbe dovuto superare i 500 milioni di euro di fatturato nel 2009 (grazie all’avvento del digitale terrestre e di Mediaset Premium).



Sembra strano che un ramo dell’azienda di Cologno Monzese venga ceduto ad un’altra società: ma dal 1° febbraio verrano esternalizzati alcuni settori del gruppo, come quello dei truccatori, dei sarti e dei parrucchieri, e cioè 56 persone che lavorano in Mediaset anche da più di 20 anni.

 

Questi lavoratori oggi scioperano perché, anche se per ora il posto di lavoro gli è stato assicurato, come ricorda una signora nel video di solito in questi casi ogni innovazione non porta novità in positivo ma in negativo, qualcuno teme infatti che possa essere la probabile anticamera di un licenziamento.

 Comunque mi sembra tanto di assistere alla perfetta attuazione della legge del contrappasso dantesca, e cioé quella legge che nell’Inferno de La Divina Commedia regolava le pene dei peccatori commisurate alle loro colpe.

Se l’unica colpa di Berlusconi in tutti questi anni fosse stato quel maledetto conflitto d’interesse, l’accettazione di quella doppia gestione sia dello Stato che delle sue tante aziende che gestiscono importanti dinamiche economiche del Paese, la sua pena perfetta allora potrebbe essere proprio questo sciopero.

 

Se 56 persone per la paura di perdere il posto di lavoro potrebbero mettere a rischio alcuni programmi tv, i 2.000.000 di disoccupati attuali allora potrebbero realizzare un Colpo di Stato.