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Massimo D’Alema, lo sfasciacarrozze

Un appello al popolo PD: facciamo le primarie per chiedere che D’Alema trovi uno sponsor per fare un bel giro del mondo in barca a vela, così finalmente il partito e la sinistra potranno crescere senza ulteriori impacci ed interferenze.
 
Credo che un nemico così preparato ed intelligente del partito sia difficile da trovare, un uomo di algido ragionamento, diretto non si sa dove, ma che è riuscito a distruggere in breve tempo una speranza e molti uomini.
 
Ha incominciato con Prodi e poi, uno dopo l’altro, con Cofferati, Veltroni e Rutelli. Si è infine dedicato alla sua regione stroncando in successione Emiliano e Vendola, sognando un progetto assurdo e privo di ogni fondamento reale. Ha fallito per l’ennesima volta e lascia dietro di sé macerie, rancori e lacerazioni.
 
Guardiamo alle elezioni regionali dove vi è un Presidente uscente che ha ben lavorato, tenuto conto di cosa era la Puglia e di quanti progetti a lungo respiro ha messo in cantiere. Bene, o meglio male perché il laboratorio intellettuale ha deciso che ora bisogna guardare da un’altra ottica e quindi cercare nuove alleanze, buttando a mare una esperienza e una primavera che aveva incominciato a fiorire.
 
Che tristezza vedere un signore di mezza età che sta ancora cercando la sua strada, facendo cocci e feriti, senza pietà, senza prospettiva, solo legato al suo personale disegno, in un deserto di idee e di prospettive.
 
Ridatemi Berlinguer, ridatemi una sinistra che faccia progetti, che dia speranza, che alimenti il sogno di tanti giovani e tanti meno giovani che aspettano da anni di seguire un leader. Ridatemi un partito dove non ci sia a capo un notaio che esegue idee e ed ordini di altri suggeritori. Ridatemi una persona che sappia parlare alla gente, che le faccia sentire il suo interessamento, che sappia essere un animale politico nel senso buono del termine.
 
E’ ora di dire basta a questi impiegati della politica, a queste mezzemaniche delle speranze, a questi uomini che non sanno trovare la via del cuore dei giovani. Li senti parlare e ti cascano le braccia. Li guardi e ti viene la tristezza. Vamos compagneros.

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