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Manifesto del Comitato Genitori Alcmeone

 Di seguito il manifesto del "Comitato genitori Alcmeone".

Il nome della scuola, e in particolare del plesso "San Francesco", è quello tristemente famoso perché costruita con i rifiuti tossici dell’ex Pertusola di Crotone, secondo l’indagine della magistratura “Black Mountains”.
 
Uno screening, ordinato dalla Procura, eseguito nel sangue dei bambini, ha già rilevato la presenza di cadmio, nichel, arsenico e piombo in misura di 3/4 volte superiore ai valori normali, con il rischio, nel tempo, di patologie epatiche, renali, gastrointestinali e delle ossa.
 
I genitori chiedono che gli studi, nell’ambito del “progetto pilota Alcmeone”, voluto dagli organi amministrativi dello Stato, vengano compiuti su almeno il 60 per cento degli alunni, dei docenti, e del personale amministrativo che hanno frequentato i locali. Che gli esami vengano ripetuti ogni sei mesi in un lasso di tempo almeno di cinque anni.
 
E chiedono, infine, la bonifica del sito, certi del fatto che “gli interlocutori istituzionali sono coscienti e condividono la necessità di porre in essere azioni amministrative volte a dare risposte chiare, non soggette ad interpretazioni, ma che rispondano al bisogno espresso di diritto alla salute, alla cittadinanza, alla piena conoscenza della verità. Azioni capaci di garantire alle famiglie ed ai bambini di vivere la scuola quale luogo di crescita e di confronto e nel quale, la legalità ed il rispetto per l’ambiente non siano meri concetti astratti o parole che ricorrono nelle recite scolastiche”.
 
 
 
 
Questo è il testo del MANIFESTO scritto dal Comitato Genitori Alcmeone, indirizzato al Sindaco di Crotone (Peppino Vallone), al Presidente della Provincia (Stanislao Zurlo), all’Assessore regionale all’ambiente (Silvestro Greco), al Presidente della Regione Calabria (Agazio Loiero) e al direttore ASP di Crotone Vincenzo Scuteri.
 
"Le vicende legate all’indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica di Crotone denominata “Black Mountains”, ha avuto nel corso di questi mesi tanti risvolti sulla nostra quotidianità e su quella vissuta dai nostri figli, alunni dell’Istituto Comprensivo Alcmeone.

I dati emersi dalle relazioni “Sindona” e “Andò” e dalla più recente relazione dell’Istituto Superiore di Sanità, che abbiamo letto a mezzo stampa, ci obbligano a redigere questa serie di richieste da inoltrare agli interlocutori istituzionali.

Tali richieste, che definiamo Manifesto Comitato Genitori, pensiamo possano contribuire a determinare chiarezza nella definizione della situazione ambientale e sanitaria che ci troviamo a vivere, approntando uno studio serio che tenga conto di oltre 80anni di presenza di industrie pesanti nel nostro territorio.

Le richieste fanno espresso riferimento sia al Piano di intervento concordato per garantire la sorveglianza sanitaria, sia alla struttura Plesso San Francesco.

Nello specifico chiediamo

in merito al Piano di intervento concordato per garantire la sorveglianza sanitaria


1) di includere nella Fase 2 del già citato Piano di intervento già sottoscritto e presentato, che prevede sia lo screening atto a valutare il dosaggio delle concentrazione dei metalli presenti nelle diverse matrici organiche (siero, sangue, urine e capelli), che gli esami dello studio della funzionalità degli organi bersaglio (sangue, fegato, rene, osso) il “Progetto pilota Alcmeone”, costituito da

- almeno il 60% degli alunni che hanno frequentato il plesso San Francesco in un lasso temporale che va dalla data del 1° giorno di apertura scolastica alla data dell’ultimo giorno di chiusura per ordinanza comunale;

- almeno il 60% dei docenti che hanno operato presso il plesso San Francesco in un lasso temporale che va dalla data del 1° giorno di apertura scolastica alla data dell’ultimo giorno di chiusura per ordinanza comunale;

- almeno il 60% dei lavoratori (amministrativi e non) che hanno operato presso il plesso San Francesco in un lasso temporale che va dalla data del 1° giorno di apertura scolastica alla data dell’ultimo giorno di chiusura per ordinanza comunale.

Questo consentirebbe, come suggerito dall’ Istituto Superiore di Sanità, di confrontarsi con “una casistica maggiormente rappresentativa”, da analizzare utilizzando “alcuni aspetti metodologici nello studio di altre possibili modalità di esposizione e sorgenti di contaminazione”, i cui risultati siano quindi immediatamente leggibili, anche dall’Istituto Superiore di Sanità, come determinati da fattori inquinanti circostanziati oppure no.

Inoltre, considerato il lasso temporale trascorso, tale campione consentirebbe di verificare l’effetto tempo dell’eventuale evento contaminante sulle matrici biologiche, come si legge dalla relazione a firma Istituto Superiore di Sanità.

2) di stabilire che il Piano di intervento sanitario già sottoscritto e presentato, preveda che gli esami dello studio della funzionalità degli organi bersaglio, vengano ripetuti ogni sei mesi per un periodo non inferiore ai 5 anni, con spese a carico del Ministero della Salute o dell’Ambiente (a discrezione degli interlocutori istituzionali).

In merito alla struttura Plesso San Francesco, la richiesta fa seguito alle dichiarazioni dell’Assessore regionale GRECO inerenti l’impegno dichiarato dalla Regione Calabria di fondi reperiti per la bonifica dei 24 siti inquinati dislocati sul territorio della Provincia di Crotone, e tiene altresì conto di quanto afferma l’Istituto Superiore di Sanità, ossia che l’utilizzo del CIC è da escludersi nell’uso di civili abitazioni (figurarsi quindi per l’edilizia scolastica!!).

Chiediamo pertanto:

1) alla Regione Calabria, di procedere a formalizzare quanto dichiarato, attraverso la determina che attesti l’impegno di spesa per la Bonifica del Plesso San Francesco;

2) la Bonifica del Plesso San Francesco.

I genitori degli alunni dell’Istituto Alcmeone, sono certi che gli interlocutori istituzionali sono coscienti e condividono la necessità di porre in essere azioni amministrative volte a dare risposte chiare, non soggette ad interpretazioni, ma che rispondano al bisogno espresso di diritto alla salute, alla cittadinanza, alla piena conoscenza della verità.

Azioni capaci di garantire alle famiglie ed ai bambini di vivere la scuola quale luogo di crescita e di confronto e nel quale, la legalità ed il rispetto per l’ambiente non siano meri concetti astratti o parole che ricorrono nelle recite scolastiche".

 

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