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 Home page > Tempo Libero > Satira > Mai detto: «Strozzerei Berlusconi»

Mai detto: «Strozzerei Berlusconi»

Da adolescente volevo fare un gruppo. Non sapendo suonare, sarei stato il cantante. Oggi ho fondato un gruppo. Su Facebook. Si chiama - tenetevi forti - Mai detto: «Strozzerei Berlusconi».

Credo che di fronte a un premier che suggerisce che la mafia non esiste, o lascia intendere che di certe cose non bisogna parlare, sia necessario prendere la parola e dire: non parla nel nome del popolo italiano (e in ogni caso non nel mio!).
 
Invito tutte e tutti a iscriversi a un gruppo che, nonostante il titolo (lo preciso per evitare polemiche strumentali), NON nasce per strozzare Silvio Berlusconi.

Di seguito la descrizione del gruppo.
 
Mai detto: «Strozzerei Berlusconi»

 
Sabato 28 novembre 2009, tanto per opporre qualche punto fermo a chi crede che il passato sia modificabile a furia di smentite, il premier italiano Silvio Berlusconi ha dichiarato: «Se trovo chi ha girato nove serie della Piovra e scritto libri sulla mafia facendoci fare brutta figura nel mondo, giuro che lo strozzo». Non ho idea se la rituale smentita sia già pervenuta alle agenzie di stampa o meno e sicuramente il (poco) Cavaliere sarà stato male interpretato dai microfoni e dalla pellicola, ma ciò non modifica la lettera e il senso dell’affermazione che gli è scappata di bocca.
 
Questo gruppo nasce, per reazione, al fine di dimostrare l’assurdità e la pericolosità di un simile discorso. A scopo preventivo, è stato intitolato da subito come una smentita, così da non dover subire querele e minacce di censura da parte di Berlusconi e del suo clan (ops, mi è scappato, ma del resto un clan ce l’aveva pure Celentano). Del resto, io non ho mai detto di voler strozzare Silvio Berlusconi e sfido il premier e i suoi avvocati a dimostrare il contrario.

La frase pronunciata da Berlusconi è di una gravità inaudita, persino per lui. Non parlare di mafia equivale a prendere sottogamba il cancro più maligno di cui soffre il Paese (se c’è una cosa di cui le mafie hanno paura è proprio quando il silenzio si spezza). Il famoso «ottimismo» del capo del governo andrebbe letto allora come irresponsabilità, a meno di non credere davvero, dopo centinaia di morti ammazzati dal 1893 a oggi, che la mafia non esiste. Il fatto che i giornali annuncino il prossimo coinvolgimento di Berlusconi in tre o quattro diverse inchieste di mafia, potrebbe instillare nella mente di alcuni dubbi d’altro tipo, ma si tratta, sono convinto, dei più malevoli o dei più ingenui, sempre disposti a cadere nelle trame ordite dalle sinistre.

Che poi l’affermazione in sé sia un’enorme stupidaggine lo dimostra il fatto che, come ha notato l’attore Michele Placido (protagonista della serie «La Piovra» nei panni del commissario Cattani), «le fiction TV più recenti sulla mafia, da Il capo dei capi a quelle su Falcone e Borsellino, le ha fatte suo [di Berlusconi, ndr] figlio per Mediaset».

Questo gruppo intende denunciare la gravità dell’affermazione del premier e affermare, ancora una volta, che Silvio Berlusconi non parla nel nome del popolo italiano. Se poi - con l’apporto di tutt* - saprà trasformarsi in uno strumento di riflessione e informazione contro la mafia, l’iniziativa acquisterà un senso diverso e più alto.

 In alto, a quanto mi hanno detto, una foto del premier da giovane.
 Sul tema della mafia leggi anche l’appello No alla vendita dei beni confiscati.

Commenti all'articolo

  • Di Maria Lutero (---.---.---.118) 30 novembre 2009 10:55

    ottimo articolo!

  • Di pv21 (---.---.---.180) 6 dicembre 2009 16:45

    Lo sanno tutti. Parlare di mafia significa screditare l’immagine del paese. Parlare di mafia significa affossare l’ottimismo che serve per battere la Crisi-Atto secondo. Parlare di mafia significa negare i risultati raggiunti dal miglior governo degli ultimi 150 anni. Peccato che la FEBBRE del Tribuno cerchi di imporre a tutti le sue regole e interessi personali con la complicità di una casta di Primi Super Cives che rivendica privilegi e immunità. Come può una certa Magistratura sobillare l’eversione e poi emettere i mandati di cattura di mafiosi?. Nel paese del BARBIERE e il Lupo succedono cose davvero strane ... (c’è di più => http://forum.wineuropa.it

    • Di paolo celli (---.---.---.35) 9 dicembre 2009 19:38

      Come può una certa Magistratura sobillare eversioni (contro un governo) e nello stesso tempo emettere mandati di cattura di mafiosi?

      Teoricamente è possibilissimo se gli stessi in buona o cattiva fede ritengano il governo e la mafia alla stessa stregua e cioè nemici del paese e del bene comune.

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