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Le dichiarazioni di Giovanardi su Stefano Cucchi: come ucciderlo due volte

Ha iniziato il ministro La Russa: due giorni dopo la morte di Stefano Cucchi, in una fase di incertezza in cui iniziavano a delinearsi le prime ombre e con un’indagine appena all’inizio, si disse certo del corretto operato delle forze dell’ordine. Ora è la volta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia ed al contrasto per le tossicodipendenze (o per i tossicodipendenti?) che afferma in un’intervista che Stefano è morto perchè drogato e anoressico. Questo tentativo di voler difendere a priori l’operato delle forze dell’ordine, screditando al contempo la vittima e camuffando il tutto con un velo di buonismo e compassione è quanto di più incivile ed inopportuno possa esserci, sia nei confronti di questo povero ragazzo e della sua famiglia, già provata dal dolore della perdita che di chiunque non abbia lo sguardo offuscato da idee preconcette o da posizioni da tutelare.

 

E’ un copione già visto: il sottile gioco al massacro operato nei confronti di chi subisce l’aggressione mortale da parte delle forze dell’ordine si è ripetuto in diverse circostanze anche recenti e si ripropone oggi a proposito della morte di Stefano Cucchi, arrestato per possesso di droga e morto in carcere, restituito col corpo devastato da lividi e fratture a quei genitori a cui per cinque giorni era stato impedito di vederlo.

La tecnica è semplice e sempre uguale: da un lato si fanno proclami altisonanti sostenendo che la legge è uguale per tutti, che la ricerca della verità è sacrosanta ed i responsabili saranno assicurati alla giustizia. Contemporaneamente però si alimenta il venticello della diffamazione, si insinua il dubbio, giocando sui pregiudizi della gente. Ed ecco che allora Cucchi è solo uno spacciatore morto a causa della droga che ne aveva debilitato il fisico.



Premetto che ho il massimo rispetto per tutti quelli che ogni giorno, per quattro soldi e mettendo a rischio la propria, vita tutelano l’ordine pubblico e l’osservanza della legge, però due cosa vanno dette: intanto la vita umana ed il rispetto di chi non c’è più sono più importanti di qualsivoglia riconoscenza o ammirazione per chi col suo lavoro tutela i nostri diritti e la nostra sicurezza e poi siamo certi che questo tentativo di rovesciare le responsabilità negando l’evidenza, sia utile all’immagine che noi abbiamo sia del Governo che delle forze dell’ordine?

Spacciare è un reato e resterà tale finchè non interverrà una legge più lungimirante a stabilire il contrario ma la pena per questo tipo di crimine è l’arresto, non la morte, senza poi contare che quando lo spacciatore è pure tossicodipendente è a sua volta una vittima e quindi andrebbe aiutato come tutte le persone che si trovano in difficoltà. La droga uccide è vero ma non provoca lividi e fratture come quelli rinvenuti sul corpo di Cucchi e nemmeno è verosimile credere che se li sia procurati cadendo da una scala. In ogni caso finchè non sarà fatta chiarezza sul reale motivo del decesso è da evitare ogni subdolo commento teso a gettare fango su chi non può difendersi ed a condizionare, forse, l’azione della magistratura. A Giovanardi risponderei che sì, Cucchi era drogato ed anoressico ma proprio per questo andava rispettato ed assistito ancora di più. Invece è stato massacrato due volte, una dai suoi carnefici e l’altra da chi li difende.

 

Commenti all'articolo

  • Di angelus (---.---.---.41) 9 novembre 2009 18:57

    Cucchi è morto di botte! Sono convinto che siano stati alcuni detenuti durante il fermo nella prigione!!

  • Di pagopoi (---.---.---.203) 9 novembre 2009 19:08

    Se Stefano Cucchi fosse morto dopo essersi intrattenuto con amici e conoscenti, gli amici e i conoscenti sarebbero in carcere dal mattino seguente il decesso!.

  • Di vin (---.---.---.240) 9 novembre 2009 19:13

    Si infatti discorsi che denotano il modo grossolano la superficialtá e la perparazione dialettica di chi ci governa -
    Sono convinto da sempre che fosse l`Italia circondata totalmente dal mare e distante da una piú civile Europa, saremmo una fattispecie non piú di una negativa carta carbone del nord dell`America ma del Sud dell`America con tutte le sue conseguenze dittatoriali, in fondo la dittatura in Italia é sempre latente, come fosse perennemente dietro la porta - Questa ultima storia che riempie le pagine dei notiziari, é perché il tutto é successo a Roma , fosse successo altrove, nulla sarebbe trapelato.....

  • Di MB (---.---.---.95) 9 novembre 2009 19:13

    Che fosse malato è fuori dubbio. Che non fosse un santo ancora di più. Se avessi visto che spacciava a mio figlio lo avrei fatto cadere dalle scale io stesso. Non credo siano stati i carabinieri:troppo esperti in certe cose. In certi posti è meglio non fare troppo il bullo del quartiere.

    • Di (---.---.---.191) 11 novembre 2009 19:51

      I carabienieri troppo esperti in certe cose? Ma ti rendi conto su ciò che hai detto? MA hai conosciuto qualche carabiniere in vita tua? Vietate a questo individuo di spararle ancora grosse in uno spazio dove si cerca di fare cultura. Sarà stato un fantasma a menarlo....
      Vergognati...spero che tuo figlio muoia di droga...

    • Di (---.---.---.193) 11 novembre 2009 23:25

      Perchè tiri in ballo mio figlio?Io esprimo una mia idea a ragion veduta.La cultura che tu sbandieri tanto è fatta anche da idee diverse dalle tue.Il fatto che auguri ad una persona di morire di droga dimostra solo che razza di persona sei (ognuno aggiunga l’ epiteto che ritiene più opportuno).Per il resto la vicenda, da come sta evolvendo, sembra darmi ragione.Da notare che io ho scritto quando ancora non erano stati emessi gli avvisi di garanzia verso gli agenti di PP e i detenuti richiusi in camera di sicurezza con Cucchi.Un ultimo consiglio:guarda meno televisione e leggi più giornali, tutti e non solo quelli che dicono ciò che vuoi sentire, e sopratutto ragiona, poniti delle domande e cerca le risposte senza che sia un altro a dartele in modo dogmatico.

  • Di (---.---.---.104) 15 novembre 2009 13:24

    Non mi aspettavo che questo dai nostri politici pidocchiosi.

    Dall’estero arrivano cantanti che si sono preoccupati per questa cosa a dir poco atroce http://www.musicaoltranza.net/index.php?option=com_content&view=article&id=4500:massive-attack-verita-e-giustizia-per-stefano-cucchi&catid=124:news&Itemid=396 e i nostri politici da un soldino sempre a sparare le solite stronzate. Mai e dico mai si mettessero nei panni delle persone che subiscono questi danni. La famiglia di questo ragazzo oltre al danno deve anche avere la beffa. Io non ci sto.
  • Di (---.---.---.25) 18 gennaio 2010 16:34

    E’ straziante, povero ragazzo ma cosa gli hanno fatto! Per pochi grammi di erba.
    Fossi il padre.. veramnete me ne andrei in galera, ma dopo essermi fatto giustizia!!!
    Più leggo questo fatto più mi sembra assurdo.
    Stefano riposi in pace.

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