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La Russa: "Siccome le pere si usano perchè cadono bene, allo stesso modo le angurie..."

Riepiloghiamo.
E’ quasi impossibile non parlare di questo Berlusconi che telefona e sparge il panico credendosi il Re Sole, ma cerchiamo di tirarcene fuori in tre parole.
 
Il discorso è molto semplice: Berlusconi paga un avvocato al fine di farlo mentire, questo effettivamente mente, il giochetto viene scoperto, e la punizione spetta al solo avvocato.
 
Almeno per ora.
Nella possibilità assurda e remota che non si riesca a fare una legge che pari il culo a Berlusconi, il nostro premier mette le mani avanti e cerca di sfondare le linee "nemiche" dei magistrati col suo solito turpiloquio riguardo al comunismo e roba del genere.
 
Che a sentire lui c’è da aver paura, ma davvero.
 
Direi che basta, se lo racconti a un danese già così si piscia addosso dalle risate.
 
Bene, veniamo a noi adesso.
La cosa più interessante di due giorni fa, di quel Ballarò che purtroppo ho guardato per un’oretta e mezzo, era la totale inesistenza del conduttore.

Lo avete visto? Un cactus con gli occhiali avrebbe una parvenza più intelligente, e, sono sicuro, farebbe anche domande più spinose.
 
Floris si vanta di fare domande scomode, di mettere in difficoltà i propri ospiti, ma in realtà la puntata di ieri si dimostra alla stessa altezza delle ultime che avevo visto un anno fa circa.
 
Floris non fa domande serie ("Onorevole Bindi, a lei piace La Russa?") e se ci prova, gira intorno facendo finta di avere professionalità, non conclude:
 
riferito ad Alfano: "Farete una norma che salvi Berlusconi dal processo Mills?"
Alfano: "No"
"Bene passiamo ad un’altra domanda, come se fosse un quiz"
e così via.
 
Se non fosse stato per lo spettacolino di Casini che fa finta di alzarsi, perchè "tiene agli interessi degli italiani, lui", e per la telefonata di Berlusconi, tutta la puntata si sarebbe risolta in un unico, monotono lamentarsi ed urlare di La Russa che dice di non aver parlato abbastanza.
 
Un Ignazio La Russa che, "inedito", sbandiera la sua tenuta antidroga, senza che questo c’entri con il dibattito, ma prendendo un botto di applausi (che poco dopo verranno definiti claque quando saranno contro di lui).
 
La cosa intrigante è che lo hanno messo "alla difesa"; io, fossi stato l’allenatore, avrei sfruttato tutto il suo potenziale di cane rabbioso all’attacco.
 
Forse Berlusconi, però, c’ha visto uno stopper all’altezza della situazione.
 
Ah una cosa.
Se a violare le regole sono io, cittadino comune, c’è un problema.
Se a delinquere è un carabiniere, la cosa, per mia mera opinione, è più grave. Voglio dire, chi controlla che il crimine non venga commesso, non dovrebbe commetterlo lui stesso.
 
Floris: "I carabinieri sono quelli che hanno preso i quattro malviventi



La Russa continua a parlare, o meglio dire, deretanare str....te a destra e a manca, tra test antidroga da fare ai politici, ’sto Marrazzo che "io non ne voglio parlare" ma alla fine ne ha parlato per un’ora, e via dicendo, passando per metafore e voli pindarici che Omero al confronto è un cacasotto.

Senza capire, tra l’altro, che se parlasse meno, acquisterebbe sicuramente voti e dignità: "Siccome le pere si usano perchè cadono, allora nella stessa maniera le angurie dovrebbero usarsi..."

Io non l’ho capita. Però potremmo sempre chiedere a Bersani di farci una canzone.

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