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La casa sulle nuvole. Bella opera prima

"La casa sulle nuvole" ci racconta la storia di due fratelli, uno più grande, arrabbiato (Adriano Giannini) e uno più giovane, sognatore (Emanuele Bosi). Il grande, allevatore di cani, il piccolo in procinto di partire per New York per suonare jazz. Il padre (Emilio Bonucci) che li ha abbandonati 12 anni prima, vende la loro casa. Qui parte il viaggio alla ricerca di quest’uomo, attraverso un Marocco con i suoi splendidi colori, i suoi ritmi coinvolgenti, le architetture che trasudano cultura, e le sue donne, complesse e sensuali.

La figura del padre, irrisolto e un po’ vigliacco, ma vivo e umano, affascina il giovane, privo di rancori perché troppo piccolo quando abbandonato, e dà invece al figlio grande tanti pretesti per manifestare (e infine superare) la sua rabbia e il suo rancore. L’uomo non tenta di giustificarsi, di ricostruire i pezzi di un passato che gli è evidentemente scappato di mano. Si presenta così com’è ed i figli riescono a (ri)accettarlo.

È privo di sentimentalismi il modo in cui il regista ci racconta di questo rapporto, ma forte nell’esprimere l’imperfezione di questi sentimenti e emozioni. È una storia di perdono e di affetto, di crescita e maturità. Imbevuto di interculturalità. Complimenti.
 
Regia: Claudio Giovannesi. Con Adriano Giannini, Emanuele Bosi, Emilio Bonucci, Faten Ben Haj Hassen, Paolo Sassanelli. Drammatico, - Italia 2008.
 

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