L’olocausto è un attimo
Chiunque abbia studiato la storia si sarà chiesto come sia stato possibile che la Germania e i suoi alleati, durante la seconda guerra mondiale, abbiano compiuto un abominio come l’olocausto. Milioni di persone uccise perché considerate "diverse": ebrei, zingari, omosessuali, comunisti, oppositori. Per capirlo basta guardare a quello che succede oggi in Italia. Mentre ogni tanto qualche retorico articolo di giornale si chiede se gli italiani sono razzisti nel nostro paese ormai ci sono persone che incitano tranquillamente al genocidio.
Purtroppo questo non è l’unico caso del genere. Su Facebook e su internet frasi di questo genere si trovano molto facilmente e le forze dell’ordine non possono certo fermarle tutte. Il gruppo esiste ancora, anche se ora non contiene più le frasi, ha quasi 4500 fan (ma esiste pure un gruppo contrario con 2400 fan) e alcuni membri oggi si lamentano perché è stata violata la loro libertà di espressione.
La maggior parte dell’opinione pubblica infatti non capisce quanto una cosa simile sia grave, né perché lo è. Invece bisogna capire che ormai in Italia ci sono milioni di persone che sarebbero pronte a comportarsi come i tedeschi durante la seconda guerra mondiale per "risolvere il problema ebraico". La maggior parte sarebbe pronta a chiudere gli occhi, e molti sarebbero felici di partecipare attivamente a un genocidio. Ma come si arriva a questo punto? Come è possibile che milioni di persone diventino razziste?
Il razzismo viene così facile agli esseri umani perché è figlio di un basilare ragionamento infantile: la parte rappresenta il tutto. Se una cosa è dannosa o spaventosa, tutte le cose che le assomigliano saranno dannose e spaventose. Ovviamente questo ragionamento istintivo è profondamente sbagliato e sia gli animali che gli uomini per crescere e sopravvivere devono imparare a superarlo. Se alcune bacche rosse sono velenose non significa che lo siano anche le fragole e le ciliegie. Il razzismo funziona in questo modo. Se un ebreo è avido e ricco, tutti gli ebrei sono avidi e ricchi. Se un nomade ruba, tutti i nomadi rubano. Se un rumeno ha violentato una donna, tutti i rumeni sono violentatori. Questo ragionamento è profondamente idiota e anche un moscerino mediamente intelligente riesce a capirlo nel corso della sua vita. Ma qui interviene la capacità particolare degli esseri umani di diventare più stupidi in gruppo di quanto non siano da soli. Una capacità naturale che può essere notevolmente ingigantita dal potere della propaganda, come avvenne nella Germania nazista, e ancora più ingigantita nel mondo di oggi, grazie alla straordinaria capacità della televisione di lobotomizzare intere nazioni.
Tutto questo ovviamente non accade per caso: è una montagna di falsità funzionale ad un certo gruppo politico per ottenere e mantenere il potere creando artificialmente un capro espiatorio, una minaccia inventata da cui loro, i buoni politici, possono difendere i poveri cittadini. Come nella Germania nazista, così nell’Italia berlusconiana.
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