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L’altra verità del terremoto: L’Aquila, il Centro Storico (video)

Quando è stato creato il sito web L’Aquila - 6 aprile 2009 avevamo intuito che l’informazione sul terremoto, dalla gestione dell’emergenza abitativa alla successiva ricostruzione, correva alcuni rischi di obiettività. A L’Aquila sono state fatte delle cose buone, sicuramente. Ma parlare di Miracoli, di modello da esportare a livello mondiale, di città rinata, di centro storico aperto, sono bugie comunicate con destrezza di chi vuole nascondere la realtà di questa città, e comuni limitrofi. Bugie che vogliono nascondere anche gli enormi errori commessi, dall’emergenza abitativa (che questo sito insieme ad altri ha denunciato da subito, una goccia inascoltata nell’oceano della disinformazione), ai tanti mesi di apertura delle tendopoli, agli appalti senza trasparenza per la gestione dell’emergenza, alla ricostruzione con forti ritardi, causa di una burocrazia che tende a nascondere la scarsa disponibilità di fondi disponibili, alla divisione (anche geografica) della cittadinanza aquilana, che aggiunta ai finanziamenti disponibili mette a rischio la vera rinascita di questa città.
 
No, L’Aquila probabilmente non sarà un modello da imitare, se non nell’enorme solidarietà ricevuta dalla popolazione aquilana, negli sforzi dei singoli soccorritori e volontari che si sono susseguiti nel territorio, o delle persone che hanno collaborato o sofferto per mesi ed ancora continuano. Lasciamo un punto interrogativo sul progetto C.A.S.E., utile per molti, troppo oneroso e largamente insufficiente per altrettanti.
 
E apriamo il 2010 guardando il presente, perché negarlo non ci servirà per creare un futuro migliore. Questo video di TVUNO, una televisione locale, testimonia lo stato attuale del centro storico. Lo inseriamo ricordando una frase di George Orwell: "La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire".
 
 
Fonte: http://www.6aprile2009.it

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.50) 9 gennaio 2010 16:51

    Sbaglio o del centro storico dovevano occuparsene comune e provincia?

  • Di Patrizio (---.---.---.239) 9 gennaio 2010 17:42
    Patrizio

    Questo video, ed altri prodotti da aquilani, cercano di dare un’informazione corretta agli italiani. Sono passati in TV video a dir poco osceni, in particolare del TG5, in cui si parla di centro storico riaperto, di macerie non più presenti, di città che rinasce ecc.ecc., semplicemente perché ha riaperto magari un bar o un altro negozietto, e perché (come è immaginabile) per alcuni aquilani diventa un’occasione per ritornare in quei luoghi, ritrovarsi e provare anche a sorridere.
    Ma la realtà è molto differente, la rabbia tantissima quando si danno queste notizie a livello nazionale, perché molti di noi sono coscienti di cosa è visto e percepito al di fuori.
    Ecco il perché "L’altra verità del terremoto", perché parlare di "Miracolo" è una bestemmia bella e buona. Riconosciamo che alcune cose sono state fatte bene, ma molte altre no ed altre mettono seriamente a rischio la rinascita di questa città (ed anche il New York Times ha fatto un articolo in cui arriva a queste tristi conclusioni).
    C’è molto da fare, vediamo che non si affrontano i problemi come si dovrebbe e nel frattempo si danno informazioni agli italiani completamente fuorvianti per non dire fasulle. Chi le dà non fa giornalismo, né informazione, asseconda semplicemente l’immagine che si vuol dare di questa città, e di quanto fatto veramente.
    Avete dubbi ? Venite a L’Aquila, visitate il centro storico, provate ad entrare nei vicoli quasi tutti chiusi o nelle condizioni che avete visto. E non credete ai miracoli, li faceva qualcun altro tanti anni fa...

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