L’acqua ai privati: adesso aspettiamoci di pagare anche l’aria che respiriamo!
Ecco il meccanismo che consegna un bene pubblico ai profitti dei privati:
con la complicità degli amministratori comunali, le società municipalizzate hanno lasciato marcire i sistemi di distribuzione senza manutenzione e senza innovazione con il risultato di forti disservizi e oltre il 50% dell’acqua perduta per dispersione della rete;
in zone dove la mafia è proprietaria di pozzi privati si sabota o si devia il flusso dell’acqua pubblica per costringere la gente a rifornirsi a pagamento dalle cisterne private, con taniche da trasportare faticosamente in casa;
in molte zone del Sud Italia l’acqua arriva un giorno a settimana, da anni, e ciò convince la popolazione che il ricorso all’efficienza dei privati è indispensabile;
la sorpresa sarà la bolletta, che sicuramente sarà salata;
come al solito, si ricorrerà alla ambigua forma di società mista, pubblico-privata, dove i profitti andranno ai privati e le perdite saranno addossate alla parte pubblica.
Adesso aspettiamoci di pagare anche l’aria che respiriamo... saremo dotati tutti di una mascherina col "conta-respiri"... basterà trattenere il fiato per risparmiare!
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