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Indovina chi parla di fame nel mondo

Il premio Nobel per la Pace, quello vero, quello per ora troppo azzardato, non quello candidato dal fantomatico comitato "SilvioperilNobel", oggi non c’è al vertice FAO.

E’ in Asia, per una visita presidenziale. Barack Obama non è nemmeno arrivato in Cina, ed ha subito nominato una sua collega, un altro premio Nobel per la Pace, una che ha passato 14 anni degli ultimi venti in galera.

"Liberate Aung San Suu Kyi", ha detto il presidente statunitense al presidente birmano. Poi si è rivolto ai giovani cinesi con le solite pappardelle: libertà d’espressione, rispetto dei diritti umani e Internet senza censure, etc. etc, ma questa è un’altra storia.

Oggi non perdiamo di vista il tema fondamentale della giornata:
La Fame nel Mondo. Poteva mai mancare la barzelletta del nostro mito al vertice FAO?

’’Una volta Marx ritorna sulla terra e chiede al Soviet di parlare per un mese, ma il Soviet si rifiuta. E allora lui chiede di parlare una settimana, poi un giorno, poi un’ora e il Soviet dice sempre no. Alla fine si mettono d’accordo per tre minuti. Marx allora va in tv e dice: ’Lavoratori di tutto il mondo, scusatemi’’’.

Un modo come un altro per introdurre l’intervento di Gheddafi, e dirgli di sbrigarsi.

La verità è che non potrebbe esistere un vertice, un tavolo o una riunione internazionale, senza la sua ilarità, se ne facessero una ragione tutti i morti di fame. Oramai non solo noi, ma anche i suoi colleghi premier sono abituati: attenderanno i suoi interventi, come noi attendiamo le canzoni di Checco Zalone a Zelig.

E dire che anche oggi gli antagonisti di Sinistra volevano processarlo, a Milano, ma dimenticavano che oggi è impegnato a Roma: non ha mica il dono divino dell’ubiquità, anche se... Ehi! Basta essere malpensanti! Oggi il nostro premier ha avuto un legittimo impedimento!

Poverino! Pensate che la sola Mediaset, per la quale oggi insistono a processarlo ma lui è altrove, bene, la sola Mediaset secondo PierSilvio Berlusconi archivierà il 2009 facendo registrare ricavi superiori ai 500 milioni di euro grazie alla pay-tv. Vabbè ma queste sono cifre grosse, che c’entra.

Tutto sommato anche sulle piccole cifre, comunque "Dobbiamo intenderci: seimila euro per Berlusconi non equivalgono certo a seimila euro per un comune mortale". (Figuriamoci per chi muore di fame...) Parole di Nicola Ghedini, per spiegare com’è che il Papi quella sera alla festa di Noemi si ritrovò, per caso, un collier Damiani di 6000 euro in tasca.

Ma ora stiamo uscendo fuori tema: cosa vuoi che gliene fotta a 1,02 miliardi di sottonutriti al mondo dei collier del Papi, di Mediaset Tv, e delle sue barzellette.
Ogni 12 secondi due bambini muoiono di fame.
E Silvio Berlusconi oggi è a Roma, è lì per occuparsi di loro, al vertice FAO.

Della serie: UNA RISATA, VI SEPPELIRA’.

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