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Il prugnolo: la bacca che dona il sorriso


Nome botanico: Prunus spinosa L.

Famiglia delle: Rosacee

Parti usate: fiori e frutti

Raccolta: Settembre e Ottobre

Origini: regioni montuose di tutta l’Europa

Arbusto dalla corteccia grigio scura e ricca di spine, fiori molto piccoli e numerosi di colore avorio, il frutto è una bacca rotondeggiante di colore violaceo. Cresce su pendii e sentieri soleggiati in tutte le regioni europee e si è naturalizzato anche nel continente americano.

Le proprietà dei fiori del prugnolo non sono elevate ma appaiano interessanti, i fiori contengono amigdalina che esercita un’azione lassativa (antispastica), depurativa e diuretica. 

I frutti, prugnole o susine selvatiche, contengono tannino, flavonoidi, saccarosio e vitamina C. I frutti, al contrario dei fiori, sono astringenti utili in caso di diarrea, sono anche eupeptici, stimolano la digestione, il loro consumo stimola l’appetito dando una sensazione rinfrescante e rivitalizzante. Si possono mangiare freschi, cotti o sotto forma di sciroppo. Il suo derivato sotto forma di macerato glicerinato gemme è utile al sistema immunitario in caso di infezioni virali e batteriche, astenia e anoressia,affaticamento, anemia e ritardi puberali.

Il liquido di cottura del frutto è utilizzato in caso di epistassi nasale (emorragia nasale) ed è ottimo anche per sciacqui e gargarismi in casi di infiammazioni gengivali e faringiti. I noccioli, la corteccia e la radice del prugnolo contengono acido cianidrico, un potente tossico, quindi non si devono mangiare e né schiacciare.

Uso Interno:

Frutti: si possono consumare freschi o bolliti, è consigliato metterli in acqua bollente per 2 minuti per togliere il sapore aspro.

Infuso: 60g di fiori in 1 litro d’acqua; se ne prende una tazza al mattino, in caso di diarrea semplice.

Decotto: bollire 100g di frutti in 1 litro d’acqua per circa 10 minuti a fuoco lento, dopo filtrare; un cucchiaio a digiuno.

Sciroppo: mezzo chilo di frutti con mezzo chilo di zucchero in un bicchiere d’acqua, mescolare e lasciare bollire per 15 minuti circa, si filtra con una gazza e si assume al bisogno come antidiarroico o come aperitivo.

Uso esterno:

Tamponi nasali: si immerge una gazza nel decotto e la si introduce, arrotolandola su se stessa, nel naso.

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