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 Home page > Attualità > Cultura > Il peso della farfalla

Il peso della farfalla

L’ultimo lavoro di Erri de Luca.

Se vi capita tra le mani "il peso della farfalla" la prima sensazione potrebbe essere quella di un libro con poco spessore sia per il numero di pagine, appena una settantina, sia per la storia, una comune storia di montagna tra un cacciatore ed un camoscio.
 
Due esistenze opposte, il re dei camosci su in vetta, il re dei camosci a valle, zigzagate da una farfalla bianca che ne deciderà la verità. Racconto laconico, misterioso. Frasi brevi. Pennellate di poesia, forse troppa poesia per un racconto in prosa. Poesia la questione dell’uomo senza una donna che non è un uomo e basta, è un uomo senza. Poesia una semplice stretta di mano che diventa il più delicato degli atti sessuali, la mossa della donna scavalcò il confine dei corpi, già scambio di amanti per lui.
 
Poesia la solitudine, migliore amica di uno scrittore, e le nuvole che la addensano. Poesia la questione del tempo che le bestie sanno in tempo e invece l’uomo non sa stare neanche nel presente. Poteva essere il re dei camosci ma il presente era il re sopra di lui. Eppoi le stelle alpine e quelle nel cielo, entrambe a descrivere costellazioni.
 
E gli alberi con le loro ombre invece a scrivere storie. Ma poesia su tutto la vita che a spasso di tante stagioni è da restituire, meglio se in un giorno di novembre, a quel creditore di manica larga che non si cura del fatto che gliela si renda guasta, la vita, che poi sarebbe roba sua.

 

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